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Quartieri, Cesena Siamo Noi: "L’amministrazione batte un colpo partendo da Borello con un ritardo pluriennale colmabile ben prima"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

I quartieri sono sempre stati per Cesena Siamo Noi un punto di partenza per realizzare qualsiasi progetto civico, tanto è vero che sul nostro programma elettorale vengono citati ben 16 volte e richiamati a svolgere funzioni di prossimità di importanza rilevante per la nostra comunità. Nella giornata di ieri è stata inaugurata a Borello la biblioteca in una nuova veste polivalente, che si presenta come una trasformazione in HUB per il quartiere.  Anzitutto va ricordato che il lungo non era in disuso e quella a cui assistiamo è l’aggiunta di un servizio ad un centro polifunzionale da anni attivo nel quartiere e che da tempo chiedeva, un ammodernamento, finalmente realizzato e una maggiore disponibilità di spazi, che non ci risulta effettuata ancora.

I locali sede del quartiere erano già ampiamente sfruttati per attività a favore della collettività, con la biblioteca al piano superiore, aperta grazie ai volontari, servizio aiuto compiti per bambini gratuito, un centro per giovani, scuola di lingua per donne straniere, ambulatorio Auser aperto diversi giorni la settimana.  La sala convegni era in passato anche utilizzata dalle diverse associazioni come luogo di eventi e anche loro sede: ad esempio l’associazione mineraria che qui poteva esporre una parte della collezione di minerali, plastici e una mostra permanente sulla storia delle miniere, ora una parte rimane all’ingresso, il bassorilievo ritraente un minatore in galleria.

L'idea di un ufficio decentrato del comune da almeno una quindicina d’anni viene sollevata dalla comunità: va detto che è un bene che venga realizzata, ma anche che i tempi sono stati lunghi e purtroppo allungati anche dall’ostinazione a non voler accogliere la proposta specifica fatta per Borello in occasione dell’approvazione dello sportello facile aperto invece al Montefiore anni fa e che per questo reiterammo, anche per altri quartieri, nel programma elettorale del 2019.

Insomma, bene sia stata fatta questa riorganizzazione di spazi, necessaria, ma serve comprenderne il contesto in cui avviene per capire quanto già la comunità aveva e monitorare le reali esigenze o criticità. Rimane essenziale capire se continui ad esservi l’esigenza di spazi più ampi, gli orari di apertura più continui rispetto al passato e il coinvolgimento di cittadini e associazioni nell’utilizzo degli spazi, coinvolgimento che sembra essere stato come al solito blando.

Ora ci auspichiamo che vi sia un vero e proprio cambio di passo sul ruolo dei Quartieri come luogo della vita di comunità, del confronto fra cittadini, associazionismo e amministrazione comunale, con l’obiettivo di ripristinare i rapporti fiduciari tra le persone e affidando ai Consigli di Quartiere una reale capacità decisionale. Un primo passo in avanti è stato fatto permettendo ai cittadini di eleggere i loro rappresentanti, una battaglia che ci ha visti protagonisti da sempre.

Serve dare valore a questi HUB, aggiungendo ad esempio il servizio INFO POINT , perché non tutti i cittadini sono adeguatamente informati sulle iniziative e attività che si svolgono in tutti i  quartieri, per questo, chiediamo di  favorire  l’informazione e la diffusione trasparente delle decisioni attraverso  dispositivi molto semplici ma efficaci: gli Info Point nelle frazioni e nelle borgate, bacheche fornite di cassetta postale attraverso le quali i cittadini potranno comunicare le loro esigenze e osservazioni ed essere informati delle iniziative in corso. Nei quartieri più lontani dal Comune deve essere  introdotto lo Sportello al Cittadino, una offerta di servizi anagrafici di base e URP in alcune ore alla settimana, grazie al quale sarà possibile dialogare direttamente con gli uffici, esattamente come sembra vogliano fare a Borello.

Non ultimo come importanza, immaginiamo necessario uno SPORTELLO DEL DIRITTO E DI PROSSIMITÀ.  In una città dove tribunale e difensore civico sono stati soppressi, serve  attivare ogni percorso praticabile per potenziare i servizi legati alla giustizia, bene comune che deve essere presente sul territorio. Perchè quindi non pensare ad uno sportello di prossimità, per consentire ai cittadini di non recarsi nel tribunale per tutte le pratiche che non necessitano dell’assistenza di un legale, specialmente, ma non solo, nell’ambito delle amministrazioni di sostegno, tutele e curatele, ovvero il settore più prossimo alle esigenze delle persone fragili. Uno sportello dove il cittadino può ricevere informazioni e supporto per le prestazioni in campo sociale, sanitario, legale e nel quale venga lasciata traccia formale della richiesta per poi essere gestita nel migliore dei modi.

In generale siamo soddisfatti che l’amministrazione comunale abbia scelto di intraprendere, anche se a piccoli passi, questo percorso sulla scia delle nostre proposte ma siamo convinti che serva la trasparenza per non vendere come nuovi servizi già in essere nella comunità e serva anche  accelerare per averne di migliori, magari sfruttando la grande possibilità messa a disposizione del PNRR.

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