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Cronaca Cesenatico

Ramificazioni della 'Ndrangheta a Cesenatico: "Apprezzamento e vicinanza al sindaco coraggioso che ha segnalato investimenti sospetti"

Confartigianato interviene per un plauso al sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli che non ha esitato a segnalare alle forze dell'ordine investimenti sospetti nel suo comune

Tiene banco la maxi-operazione della Guardia di Finanza che ha scoperto ramificazioni delle 'ndrine calabresi anche a Cesenatico, territorio utilizzato per il riciclaggio di denaro proveniente dalla Calabria. Secondo i finanzieri era stata messa in atto una spregiudicata apertura e chiusura di società con il fine di riciclare denaro. Un 51enne residente nella cittadina rivierasca è stato colpito da un obbligo di dimora e un sequestro preventivo.

Confartigianato interviene per un plauso al sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli che non ha esitato a segnalare alle forze dell'ordine investimenti sospetti nel suo comune. "Un ambiente favorevole al fare impresa non può fare a meno del prerequisito fondamentale: quello della salvaguardia della legalità e del contrasto ai crimini". Lo rimarcano il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena (Stefano Ruffillli, Marcello Grassi e Daniela Pedduzza) e il presidente di Confartigianato Cesenatico Alan Sacchetti.

“Proprio in virtù di questa fondamentale necessità  alla base della convivenza civile e del fare impresa nel pieno rispetto della legalità - proseguono il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena e il presidente di Confartigianato Cesenatico - esprimiamo il nostro apprezzamento, unitamente alla più totale vicinanza,  al sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli per avere segnalato il rischio di infiltrazioni mafiose nel territorio rivierasco che hanno portato all’operazione della Guardia di Finanza con arresti, sequestri e misure cautelari a persone che sarebbero affiliate a cosche. L’operazione, come è noto, ha preso le mosse dal monitoraggio di cospicui investimenti immobiliari e societari riconducibili a infiltrazioni nel tessuto socio-economico dell’Emilia Romagna di stampo mafioso di matrice ‘ndranghetista radicate in Calabria. Gl investimenti illeciti avrebbero riguardato attività nei settori dell’edilizia, della ristorazione e dell’industria dolciaria, utilizzate per il riciclo di danaro mediante sistematiche evasioni fiscali. Uno scenario di gravissima illegalità che distorce anche la leale concorrenza a danno delle imprese regolari e che è fonte di grande preoccupazione per tutto il nostro sistema territoriale assalito dalle propaggini mafiose".

"Confartigianato condivide la tristezza e il dolore espressi dal sindaco Matteo Gozzoli a proposito delle infiltrazioni malavitose nel nostro territorio e ribadisce vicinanza e all’apprezzamento al sindaco per le sue segnalazioni, nonché all’operato della Guardia di Finanza e di tutte le forse dell’ordine coinvolte e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia. Da parte nostra c’è la fiducia piena che la comunità, unitamente alle istituzioni, saprà formare un fronte responsabile, unito e compatto per contrastare le infiltrazioni mafiose in un territorio storicamente produttivo e di sana e felice coesione sociale in cui i cittadini e gli imprenditori onesti operano da sempre per la crescita, lo sviluppo e il miglioramento della qualità della vita delle persone”. Anche il segretario della Uil Emilia-Romagna, il cesenate Giuliano Zignani ha sottolineato l'importanza di denunciare.

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