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Referendum trivelle, Cgil: "E' diritto e dovere di ogni cittadino andare a votare"

"Comunque la si pensi, domenica è diritto e dovere di ogni cittadino andare a votare, non rinunciare ad esprimere il proprio pensiero, non delegare ad altri la propria funzione, perché come diceva qualcuno “libertà è partecipazione”".

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

"Domenica saremo chiamati ad esprimerci con il voto sul referendum che riguarda le concessioni in essere per le trivellazioni in mare. Considero  inaccettabile l'invito di qualcuno a non recarsi alle urne,  perchè il voto è sempre e comunque un esercizio democratico di partecipazione e un irrinunciabile diritto dovere. Nel merito del quesito referendario, è evidente che un referendum non risolve il fatto che il nostro Paese  manca di un vero piano energetico nazionale, che si ponga l’obiettivo della transizione dalle fonti fossili all’utilizzo di fonti di energia pulite e rinnovabili, alla tutela dell’ambiente, alla salvaguardia dell’occupazione.

Non convince l’utilizzo del tema occupazionale, o della maggiore o minore dipendenza del nostro Paese, come elementi per non affrontare quella che dovrebbe essere la priorità dalla quale partire:  quale modello di sviluppo si intende costruire  e in esso verso quali fonti energetiche si intende andare.  Quale che sia la scelta non si può da un lato, assumere l’impegno alla Conferenza mondiale sul clima di Parigi   di ridurre le fonti inquinanti entro il 2050,  e non mettere in campo gli investimenti necessari sulle energie rinnovabili e su quelle incentrare la strategia energetica del Paese, ma si continui a creare nuovi inceneritori.

E’ poi quantomeno discutibile  il fatto che in Italia le compagnie petrolifere siano chiamate a pagare tra il 10 e il 20% i permessi, mentre nel resto del mondo si arriva al 75%, che significa favorire la possibilità di fare prospezione perché nel caso di ritrovamento di idrocarburi non si dovrà pagare poi tanto allo Stato  Italiano. Comunque la si pensi,  domenica è diritto e dovere di ogni cittadino andare a votare, non rinunciare ad esprimere il proprio pensiero, non delegare ad altri  la propria funzione, perché come diceva qualcuno “libertà è partecipazione”".

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