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Economia

"Esenzione della Cosap e riduzione della Tari, risparmi fino a 10mila euro"

Sono le considerazioni del presidente di Confcommercio cesenate, Augusto Corrado Patrignani

"Esenzione della Cosap e riduzione della Tari sono interventi richiesti da Confcommercio e attuati dalle amministrazioni comunali del nostro comprensorio a favore delle imprese colpite dall’emergenza pandemica: bar, ristoranti, negozi delle varie gamme, palestre, discoteche, queste ultime ancora ferme al palo. La nostra Confederazione nazionale ha premuto con tenacia affinché il Governo stanziasse fondi per i Comuni da destinare a questo provvedimento di sgravio tributario dovuto, equo e indispensabile". Sono le considerazioni del presidente di Confcommercio cesenate, Augusto Corrado Patrignani.

E anche per tanti altri provvedimenti, attuati e non. Confcommercio cesenate ha provato a quantificare per dare l’idea della portata di questi sgravi su Tari e Cosap e le piccole imprese cesenatii arrivano a conseguire risparmi tributari fino all’ordine dei diecimila euro - prosegue Patrignani -. Confcommercio ha fatto di tutto per farli ottenere alle imprese. Noi e le altre organizzazioni, a livello nazionale e territoriale, ci siamo mossi, ogni giorno, chiedendo che le piccole imprese non fossero lasciate sole in questo tsunami, alleviato ma non ancora cessato, anche se si intravvede l’ultimo miglio, e fossero indennizzate tenendo conto dei danni subiti a causa della pandemia, che non sono uguali per tutti: basti pensare ai dettaglianti alimentari, non toccati, e ai titolari di discoteche, senza lavoro da un anno e mezzo. Allora a tutti gli indecisi se associarsi o meno a una organizzazione di rappresentanza imprenditoriale, a chi sostiene che i corpi intermedi abbiano fatto il loro tempo, e che la loro efficienza al lato pratico rimarchiamo, tra le tante motivazioni, quella economica: diecimila euro di risparmio tributario locale non cambiano la vita, ma hanno un peso".

"Confcommercio parte dal principio della dignità assoluta del fare impresa, che genera benessere, sviluppo e ricadute sociali positive. Questo rispetto della dignità del lavoro imprenditoriale lo chiediamo in ogni circostanza a chi ci amministra a tutti i livelli, perorando azioni contro l’emergenza pandemica che, salvaguardando la priorità sfera sanitaria, vadano sempre nella direzione di favorire il lavoro in sicurezza. Perché il secondo vaccino e il vero pass, per salvarci, è solo il lavoro", conclude.

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