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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Cna lancia l'allarme per l’artigianato artistico e tradizionale: "Servono interventi mirati"

Appello per la sopravvivenza di un settore che conta 60mila imprese gravemente colpite dall’emergenza sanitaria

Fondamentale sostenere l’artigianato artistico per difendere una parte importante del patrimonio culturale, della creatività e dell’identità dell’Italia e per tutelare un pezzo rilevante del sistema economico fatto di 60mila imprese e oltre 100mila dipendenti; è stato già perso più del 40% del fatturato e continua a perdere ricavi a rotta di collo. È l’appello che CNA rivolge al Governo e al Parlamento ai quali chiede interventi tempestivi per un settore altrimenti condannato al collasso. Sono destinate a perire decine di migliaia di imprese e a perdere il lavoro un numero elevatissimo di artigiani e di collaboratori altamente qualificati.

“A livello locale – afferma Davide Caprili, presidente di CNA Artistico e Tradizionale di Forlì-Cesena – le imprese di questo settore sono in difficoltà e stanno sostenendo enormi sforzi per garantire ai propri clienti una qualità nella lavorazione artigiana e del prodotto riconosciuta a livello mondiale con il marchio del Made in Italy. Ci hanno penalizzato le chiusure forzate, pur nel rispetto di protocolli legati alla sicurezza, e anche il crollo dei consumi del periodo”.

“Ma gli artigiani sono pronti a ripartire – prosegue Caprili - sempre che ci sia un supporto costituito da politiche mirate e investimenti da parte delle istituzioni, che devono preservare il tessuto imprenditoriale e l’artigiano. Si tenga inoltre presente che ogni impresa chiusa non potrà essere sostituita, per il patrimonio di conoscenza e di esperienza tramandata da generazioni”.
CNA ribadisce la necessità di riservare la massima attenzione ad una realtà che rappresenta la più alta espressione della creatività e del saper fare artigiano, dai restauratori ai ceramisti, dai maestri del vetro a quelli dei metalli preziosi, che tutto il mondo ci invidia. L’artigianato artistico, inoltre, rappresenta un volano di sviluppo su più direttrici: Made in Italy, economia circolare, cultura e formazione. Soprattutto è un elemento prezioso per le future strategie di promozione del sistema turistico italiano.

In quest’ottica CNA chiede che vengano inserite misure ad hoc nel piano nazionale di ripresa e resilienza. Così come di accelerare l’iter del disegno di legge depositato in Senato che traccia una nuova rotta per l’artigianato artistico e tradizionale prima di vederlo schiacciato sotto il peso delle conseguenze socio-economiche della crisi sanitaria.

“Su questo fronte – prosegue Caprili – si esprime un apprezzamento per il disegno di legge presentato in Senato, frutto di un serrato confronto con le istituzioni e si confida che possa avere un rapido iter parlamentare per adeguare le norme sull’artigianato artistico che, oltre al profilo economico, rappresenta un presidio di socialità anche per tanti borghi e aree interne del paese. Investire in questo settore significa valorizzare storia e tradizioni d’Italia, in un’ottica di trasmissione generazionale e contaminazione delle conoscenze, anche con strumenti e tecniche all’avanguardia”. Un intervento che guarda al futuro per potenziare l’ineguagliabile lavoro dei maestri artigiani. Misure peraltro necessarie a favorire i flussi turistici, nonché le interazioni con la struttura produttiva del Paese.

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