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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Centro 

Regole per i dehors in centro, Ferrini: "Consumare all'esterno? Si vaglia una soluzione che non deturpi il paesaggio. La pedana va tolta"

La Soprintendenza si è presa due settimane di tempo per valutare alcune richieste avanzate dall'assessore allo Sviluppo economico Luca Ferrini sul tema Abaco, ovvero le regole a cui dovranno adeguarsi gli imprenditori per il decoro del centro storico

La Soprintendenza si è presa due settimane di tempo per valutare alcune richieste avanzate dall'assessore allo Sviluppo economico Luca Ferrini sul tema Abaco, ovvero le regole a cui dovranno adeguarsi gli imprenditori e con cui migliorerà il decoro del centro storico.

L'incontro si è tenuto oggi, lunedì 14 novembre, e l'assessore, al termine di questo, ha sottolineato che il lavoro eseguito dall'architetto Fabrizio Ceccarelli insieme alla Soprintendenza e alle associazioni di categoria, è un lavoro che va avanti da tre anni e che nei vari incontri nessuno ha mai sollevato i problemi che adesso stanno emergendo.

"Ho letto alcune critiche che non mi aspettavo - ha spiegato Ferrini - Ho letto di diktat, di omologazione, di dirigismo... Ma non è così che va inteso. L'Abaco è un investimento sul futuro, semplifica chi deve fare impresa. Conoscere prima cosa bisogna fare o cosa no aiuterà moltissimo gli imprenditori che arriveranno agli uffici senza l'ansia di sapere se il suo progetto passerà oppure no. E poi sono regole che permettono molte possibilità di scelta e, secondo noi, massima libertà. Si metteranno d'accordo gli imprenditori sulla varietà di colori o di materiale da usare in uno spazio o in una piazza. E' una questione di estetica. La scritta commerciale riferita a un prodotto non sarà più permessa ma è giusto così, perché sono proprio brutte da vedere in un luogo che ha un'importanza storica".

E quali sono state le vostre richieste?

"Abbiamo portato alcune richieste relative al periodo invernale - continua Ferrini - Se prima del covid d'inverno si stava solo all'interno dei locali, ora le abitudini sono cambiate. Gli avventori amano anche consumare all'esterno e quindi bisogna adeguarsi a questa novità permettendo magari di intervenire con dei tamponamenti laterali, le piccole difese in plexiglas, o un'altra soluzione che non deturpi il paesaggio. La Soprintendenza ha detto che ci pensa e poi ci farà sapere".

Vi accusano di voler mettere le manette agli imprenditori. E' vero?

"Assolutamente no. La situazione va analizzata sempre da tutti i punti di vista. Innanzitutto chi abita in centro o lavora in ufficio ha una visione diversa dall'imprenditore che ha un locale. Se esaminiamo i vari interessi vedrai che non coincidono. Noi siamo qui per cercare di bilanciare gli interessi di tutti, nell'ottica di una città gradevole, armonica e bella esteticamente. E poi - continua Ferrini - ripeto l'Abaco non impone, saranno gli imprenditori a decidere insieme tra quell'ampia scelta che verrà presentata. Ovvio che se in cinque decidono che in piazza della Libertà vanno messi gli ombrelloni verdi, faccio un esempio, e il sesto li vuole gialli, si metteranno quelli verdi. Penso che sia logico. E non è omologazione, è decoro. In più daremo tempi lunghi a chi deve adeguarsi e stiamo pensando anche a possibili  incentivi economici".

Sulle pedane?

"Ecco sulle pedane in piazza del Popolo la Soprintendenza è stata inamovibile. Quell'unica che c'è va tolta. Del resto l'imprenditore lo sapeva da tre anni e soprattutto può togliere la pedana ma utilizzare i plexiglas. Un modo diverso per avere una clientela esterna può trovarlo". 

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