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Cronaca Fiorenzuola / Via Giovanni Pascoli

Parla il preside colpito da un pugno a scuola: "Un danno all'immagine di una città pulita come Cesena"

Sceglie una lettera aperta, Il Dirigente scolastico Nicola De Marco, per tornare sul brutto episodio di cui è stato vittima alla scuola media via Pascoli

Sceglie una lettera aperta, Il Dirigente Scolastico Nicola De Marco, per tornare sul brutto episodio di cui è stato vittima alla scuola media via Pascoli di Cesena. Il fatto è ampiamente noto ed è accaduto lo scorso 23 marzo, il preside è stato colpito da un pugno da parte dello zio di una alunna, che ha perso le staffe di fronte al rifiuto di prelevare la studentessa senza apposita delega dei genitori.

Il preside nella lettera fa un lungo elenco di ringraziamenti a tutte le persone che gli hanno in questi giorni espresso solidarietà e vicinanza a partire dal sindaco Enzo Lattuca perchè "ha immediatamente e pubblicamente condannato il gesto di violenza bollandolo come  gravissimo ed inaccettabile (oltre che esprimere a me privatamente il suo sdegno). Confesso che, oltre alla solidarietà, ho registrato grandissimi sgomento e sorpresa in chi mi ha chiamato, da tutta  Italia, soprattutto perché il nome di una città pulita e ordinata, civile e moderna, organizzata,  piacevole, veniva associato, su stampa purtroppo anche nazionale, ad un episodio così grave. A mio  parere è ipotizzabile un danno rilevante per l’immagine della città, ma non tocca a me stabilirlo o  chiederne conto. Mi vanto di risiedere a Cesena sin dal 2019, appena incaricato del mandato di  dirigente nella presente istituzione scolastica. Come cittadino mi sento offeso e disgustato per quanto  accaduto e spero che simili sentimenti siano presenti in tutta la cittadinanza", scrive il dirigente scolastico.  

Tanti ringraziamenti anche per sindacati e associazioni: "Numerosi colleghi, inoltre, mi hanno scritto a titolo personale, increduli, e sdegnati per quanto  accaduto, oltre a tanti docenti di questa istituzione scolastica. Ho ricevuto infine alcune lettere da  parte di famiglie o consigli di classe, sempre di solidarietà e sdegno per l’accaduto. Continuate pure  a scrivere perché manifestare dissenso e condanna è necessario.  Ringrazio il personale collaboratore scolastico ed amministrativo, il quale mi ha assistito  immediatamente, ed il personale del pronto soccorso dell’Ospedale Bufalini, alle cui cure ho  purtroppo dovuto ricorrere".  

Così il dirigente scolastico nella lettera aperta: "Il progresso della nostra istituzione scolastica, da quando ne sono dirigente, si è basato sulla  disponibilità e sul dialogo per affrontare qualsiasi tipo di problema; il dirigente sottoscritto, i  docenti, i referenti di plesso, i vicari hanno ricevuto negli anni centinaia di genitori per ascoltare,  discutere e proporre soluzioni. Non è mancata la disponibilità al dialogo, da parte nostra, non sono  mancati educazione e rispetto, civiltà, da parte delle famiglie. La scuola ovviamente continuerà su  questa linea, non potendo un ignobile, vile e isolato gesto di violenza modificare in alcun modo il  dialogo intercorrente".

Sul piano giudiziale "nessuna tolleranza"

Sugli strascichi giudiziari: "Confermo, inoltre, che non vi sarà da parte mia alcun tipo di tolleranza per l’aggressione,  indirizzata fisicamente a me, ma certamente rivolta contro la Scuola intera, come fondamentale  Istituzione dello Stato. Ciò è dovuto innanzitutto a me, come persona e cittadino, lo devo poi alla  mia funzione di dirigente scolastico, alla Scuola Secondaria “Via Pascoli”, gravemente offesa, a  tutti i dirigenti scolastici, ai docenti ed a tutto il personale scolastico che opera con qualsiasi  mansione".

"Nella scuola, in particolare - prosegue il preside - si registrano numerosi casi riguardanti docenti aggrediti, da studenti,  genitori o altri adulti, alcuni casi di dirigenti scolastici minacciati o malmenati, alcuni casi di  personale ausiliario o amministrativo oggetto anch’esso di minacce o violenza. Il fenomeno riguarda  tutto il territorio italiano e preoccupa (oltre che ovviamente i lavoratori della scuola) i cittadini  rispettosi delle leggi e delle istituzioni. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nel febbraio scorso ha ritenuto necessario emanare una circolare dall’allarmante oggetto  “Episodi di violenza nei confronti degli insegnanti e del personale scolastico”, a riprova che il  problema c’è e sta aumentando per frequenza degli episodi ed intensità degli stessi. Occorre interrogarsi seriamente, come scuole ed altre istituzioni, come associazioni di famiglie o di  professionisti, come servizi sociali, come comunità cittadina, ma anche ponendo il confronto in altre  sedi, nella politica, attraverso il giornalismo ed i media di qualità, su quali possono essere i motivi alla base del verificarsi di simili fatti. E quali sono le azioni da intraprendere, sia in via preventiva che allo scopo di assicurare la giusta pena a chi si rende responsabile. Ritengo che l’opinione  pubblica debba prendere seriamente atto della gravità del fenomeno ed esercitare la dovuta  pressione sulla politica e sulle istituzioni a tutela dei cittadini. Non fosse altro perché la scuola  riguarda veramente tutti", conclude De Marco. 

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