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Cronaca

Mattarella a Cesena in onore del Macfrut: "Per noi agricoltori è un messaggio di fiducia e speranza"

Martedì 2 maggio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà in visita a Cesena per celebrare e rendere omaggio alla quarantesima edizione del Macfrut, che inaugurerà il giorno successivo in fiera a Rimini

“La visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Cesena riveste per noi agricoltori un significato particolare: in un momento molto difficile per il settore primario, con gli imprenditori agricoli provati dagli effetti dei cambiamenti climatici e dalle sfide di un mercato condizionato da un fenomeno inflattivo dalla portata storica, l'attenzione che ci riserva il Capo dello Stato è un segnale gradito, testimonia una vicinanza positiva, un messaggio che dà fiducia e speranza”. Lo sostiene Carlo Carli, presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini.

Il percorso del Presidente della Repubblica a Cesena

“L'ortofrutta ha spesso segnalato come il mondo istituzionale rimanesse troppo lontano da un comparto che vale alla produzione oltre 15 miliardi di euro, il cui export supera i 5 miliardi e che alimenta una filiera strategica, con un indotto fatto di tecnologia e innovazione che tutto il mondo ci invidia – aggiunge il presidente dell’organizzazione - La Romagna e Cesena sono stati precursori dello sviluppo del settore e ancora oggi il nostro territorio e le nostre imprese possono avere un'importante voce in capitolo e segnare la nuova rotta dell'ortofrutta”.

“I quarant'anni del Macfrut e la visita di Mattarella di martedì 2 maggio rimettono al centro l'ortofrutta, danno a noi agricoltori l'opportunità di ricordare a tutta Italia il nostro ruolo di produttori di cibo sano, salubre e sostenibile, ma anche di chiedere quell'attenzione che meritiamo – interviene Matteo Brunelli, vicepresidente interprovinciale di Confagricoltura e presidente della Circoscrizione di Cesena dell’associazione - non per scaricare sulle spalle altrui i nostri problemi, ma perché da noi passa la tenuta del sistema alimentare. E negli ultimi anni abbiamo visto quanto questa non sia affatto scontata. L'agricoltura, e l'ortofrutta in particolare, è un'industria a cielo aperto e anche nelle ultime settimane abbiamo visto come il clima possa avere conseguenze terribili e imprevedibili sulle produzioni: gelate tardive, grandinate, ma anche la siccità che ancora incombe. Vogliamo sfruttare questo momento per ribadire come sia necessario rafforzare la competitività delle imprese agricole: i costi di produzione delle imprese, la spinta inflattiva, l’emergenza idrica e le sfide di ammodernamento tecnologico e digitale del settore primario sono impegni che necessitano di un convinto supporto istituzionale e del sistema Paese. Vanno affrontati con questa logica, senza lasciare soli gli agricoltori, anche davanti a certe forzature dell'Unione Europea, affinché l'agricoltura italiana possa continuare a svolgere il suo prezioso lavoro”. 

“Confagricoltura si sta battendo per rafforzare la posizione negoziale dei produttori agricoli nella fase di formazione dei prezzi nella filiera agroalimentare, in modo che il prezzo riconosciuto ai produttori agricoli sia allineato sui costi di produzione – conclude Carlo Carli - è una sfida di civiltà e di progresso. Siamo certi che il presidente Mattarella sarà vicino a noi agricoltori”.

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