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"Sempre positivo e sensibile", Luca ucciso in Colombia da rapinatori in cerca di oro

Il 39enne di Cesena si era costruito una vita a Medellin, felicità spezzata da una tragica rapina in casa

Una notizia tragica che ha interrotto la serenità di una domenica come tante. Luca Andreoli, cesenate di 39 anni, ha perso la vita dopo una rapina in casa, a Medellin, metropoli colombiana in cui si era costruito una vita dopo una laurea in Business administration a Bologna e una specializzazione a Sidney, in Australia. Da diverso tempo svolgeva un ruolo direttivo in una raffineria d'oro e viveva insieme alla amata moglie colombiana Johana a Rionegro, una località a 30 chilometri da Medellin.

La mamma: "Mi diceva che voleva tornare"

Venerdì, intorno all'alba, alcuni banditi hanno fatto irruzione nella sua villetta. Il cesenate dormiva insieme a sua moglie, entrambi sono stati svegliati di soprassalto. Sono stati attimi concitati, ciò che è certo è che uno dei malviventi ha esploso un colpo di pistola che ha colpito Andreoli alla testa. Anche la moglie è rimasta ferita, colpita di struscio ad una gamba da un proiettile. Pochi minuti con i banditi che si sono dati alla fuga, la disperata corsa in ospedale dove il 39enne è purtroppo deceduto dopo poche ore di agonia. Un fatto cruento con gli aggressori che hanno portato via solo lo smartphone di Andreoli. E' molto probabile che i  banditi siano stati allettati dalla professione che svolgeva il cesenate, speranzosi di poter trovare in casa metalli preziosi. Sul fatto indaga la polizia di Medellin, metropoli affascinante ma anche tristemente famosa per l'alto livello di criminalità (in primis rapine ed omicidi) e conosciuta anche come "capitale" del narcotraffico, città natale di Pablo Escobar.

Straziante ma anche carico di rabbia il ricordo della moglie Johana su Facebook: "I ricordi e le esperienze vissute non saranno mai portati via", scrive la donna, i due erano innamoratissimi come traspare dalle tante foto postate su Facebook. "Sei venuto alla ricerca di qualcosa che non eri ancora preparato mentalmente per avere nelle tue mani - scrive rivolgendosi al bandito che ha sparato- semplicemente sei un ignorante e la tua testolina non ti ha dato il necessario per fare tutto quello che ha ottenuto il mio amato marito". Nella giornata di domenica la mamma di Luca, Patrizia Paganelli, insegnante, aveva postato una foto dei due con un pensiero per il figlio: "Ti voglio ricordare per sempre così... felice accanto all’amore della tua vita". 

"Ricordo una persona entusiasta e sempre positiva - il pensiero del sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini, compagno di scuola di Luca al liceo Righi -  era una persona di grande sensibilità. Ci perdemmo di vista quando lui andò a studiare in Australia. E' un fatto che destabilizza per le circostanze in cui è avvenuto, mi stringo profondamente alla famiglia per questa drammatica perdita". Famiglia che non volerà in Colombia, causa Coronavirus, e aspetterà il rimpatrio della salma da parte della Farnesina. Tante le manifestazioni di affetto e cordoglio ai familiari che vivono a San Vittore di Cesena.

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