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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Macfrut lavora già sulle indicazioni del "Manifesto" di Bologna

Il "Manifesto di Bologna" (se così si può definire) affonda le sue radici proprio a Macfrut 2011, quando furono presentate le "basi", poi divenuti i 5 punti di Rabboni

«Assieme a operatori ed associazioni della filiera ortofruticola, fra cui le centrali cooperative, e lo stesso Ministro Catania, ho condiviso le indicazioni illustrate dall’Assessore regionale dell’Emilia Romagna Tiberio Rabboni, al Convegno di Bologna. E' quanto sottolinea Domenico Scarpellini, Presidente di Macfrut. "Credo che queste prospettive, su cui in tanti si stanno già impegnando, possano fornire risultati che potremo in qualche modo rendere espliciti nel corso dell’edizione 2012 di Macfrut, che si terrà a Cesena dal 26 al 28 settembre", aggiunte Scarpellini.

Non a caso il “Manifesto di Bologna” (se così si può definire) affonda le sue radici proprio a Macfrut 2011, quando furono presentate le “basi”, poi divenuti i 5 punti di Rabboni e di tutto il mondo dell’ortofrutticoltura italiana. E Scarpellini già guarda avanti, concretizzando quello sforzo verso i mercati esteri che rimane un essenziale impegno per tutta la filiera italiana, come ribadito a Bologna.

«Stiamo presentando Macfrut in alcuni Paesi dell’Est Europa (Ungheria, Cekia, Polonia e, soprattutto, Russia) in quanto sono mercati in espansione e che chiedono la qualità italiana, non solo come prodotto, ma anche tecnologie e macchinari. Inoltre –conclude Scarpellini- siamo partner di Istituzioni Regionale e nazionali nelle mission che si stanno preparando per l’India e il Brasile, allo scopo di ampliare il raggio d’azione delle nostre imprese e per consolidare i contatti in due mercati di fortissimo sviluppo».
 

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