rotate-mobile
Cronaca

Tetano, pazienti con ferite a rischio vaccinati direttamente in Pronto Soccorso

Il tetano è una malattia conseguente alla contaminazione di tagli o ferite da parte delle spore di Clostridium Tetani ampiamente presenti nell’ambiente, specie quello contaminato da feci di animali

Ridurre l’utilizzo delle immunoglobuline per la profilassi antitetanica dei pazienti in Pronto Soccorso, ottimizzando la somministrazione del vaccino contro il tetano, un nemico pericoloso e troppe volte sottovalutato. Con questo obiettivo è partito a dicembre un importante progetto integrato tra il Pronto Soccorso e il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Cesena che consente ai medici di Pronto Soccorso di conoscere in tempo reale lo stato vaccinale del paziente a rischio tetano.

Oggi, grazie a questa integrazione fra le due unità operative, se una persona ferita, che accede al Pronto Soccorso, necessita di sottoporsi al vaccino contro il tetano o di una dose vaccinale di richiamo, questa somministrazione viene effettuata direttamente dai medici del Pronto Soccorso, mentre prima le persone erano indirizzate agli ambulatori del Dipartimento di Sanità Pubblica. Contestualmente l’Ambulatorio vaccinazioni del Dipartimento di Sanità Pubblica riceve le comunicazioni sulle vaccinazioni antitetaniche effettuate in Pronto Soccorso e gli operatori verificano nell’anagrafe vaccinale la presenza o meno del ciclo di base in questi pazienti e provvedono a richiamarli se il ciclo risulta incompleto.

“Si tratta – sottolinea Luigi Salizzato, direttore  del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl di Cesena -  di un importante passo avanti nella pratica procedurale, ora più efficiente in termini di tempo e costi, e nella prevenzione di una malattia che si può contrarre attraverso ferite anche banali, ma che, nei casi più gravi, può portare anche al decesso o comunque a lunghi ricoveri in ospedale”.

“Grazie a questo nuovo percorso – afferma il dottor Marco Barozzi, direttore dell’U.O. Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso – non solo si semplifica l’accesso ai servizi da parte del cittadino, il quale non viene più indirizzato al Dipartimento di Sanità Pubblica, ma soprattutto ci consentirà di ridurre progressivamente la somministrazione inappropriata di immunoglobuline che sono un plasma derivato, ovvero ricavato da sangue umano, e che vengono somministrate in Pronto Soccorso nei pazienti con ferite a rischio che non sono coperti da vaccinazione. Si tratta di una terapia efficace nella protezione del singolo caso, ma copre dal rischio solo per una ventina di giorni e non come la vera vaccinazione per 5-10 anni”.

“La vaccinazione - sottolinea Luigi Salizzato, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Cesena - è l’unico metodo efficace e sicuro nella prevenzione della malattia e ha anche costi significativamente inferiori rispetto alla profilassi con immunoglobine”.
Da quando la vaccinazione antitetanica, obbligatoria per tutti i nati dopo il 1968, è stata resa disponibile per tutti, i casi di tetano sono calati drasticamente, fino quasi ad azzerarsi. Oggi i pochi casi che si verificano riguardano quasi esclusivamente persone anziane mai sottoposte alla vaccinazione nella loro vita e sono tuttavia quasi sempre casi gravi. Per essere protettiva, la vaccinazione richiede un primo ciclo di tre dosi di vaccino a cui devono seguire richiami periodici ogni 10 anni.  “La nostra Azienda - conclude il dottor Salizzato - oltre a garantire la vaccinazione a tutti i nuovi nati e i successivi richiami, invita, tramite lettera, le persone con più di 65 anni ad effettuare la vaccinazione. Sono invitate circa 3.000 persone all’anno e l’adesione alla vaccinazione è quasi del 50%”.

Il tetano: cos’è e quanto è diffuso - Il tetano è una malattia conseguente alla contaminazione di tagli o ferite da parte delle spore di Clostridium Tetani ampiamente presenti nell’ambiente, specie quello contaminato da feci di animali. La penetrazione nel corpo delle spore tetaniche avviene attraverso ferite anche banali. I sintomi sono contratture e paralisi spastiche dei muscoli che nei casi più gravi possono portare anche al decesso e comunque a lunghi ricoveri in ospedale.

Dal 1999 al 2012 nel territorio dell’Ausl di Cesena si sono verificati 9 casi di tetano, l’ultimo risale al luglio del 2011 e ha coinvolto una donna anziana mai vaccinata in precedenza, che si è punta con la spina di una rosa. Il dato regionale, nello stesso periodo, parla di 94 casi notificati, con una media di 6,7 l’anno. Le persone colpite dalla malattia sono per lo più donne (71,3%), non vaccinate (84,0%) e di età superire ai 65 anni (87,2%), in quanto gli uomini erano soggetti già dagli anni trenta a  vaccinazione all’ingresso del servizio militare. La letalità si attesta attorno al 24,5%, con una media di 1,6 decessi all’anno.

La vaccinazione antitetanica è gratuita e non sono necessarie impegnative del Medico. È possibile rivolgersi agli ambulatori dell’Igiene Pubblica del Dipartimento Sanità Pubblica per informazioni sulla vaccinazione e conoscere la propria copertura vaccinale (0547 352416), se non si è mai fatto il vaccino o sono passati più di 10 anni dall’ultimo richiamo si può fissare un appuntamento per la vaccinazione prenotandosi, tramite il CUP, al seguente numero telefonico 800739739 (chiamata gratuita da telefono fisso) o allo 0547/414601 (chiamate da telefoni cellulari con costi a carico degli utenti) dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 18 e il sabato dalle 8 alle 12.
  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tetano, pazienti con ferite a rischio vaccinati direttamente in Pronto Soccorso

CesenaToday è in caricamento