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Cronaca

Sciopero, Davide Fabbri: "Astercoop, più della metà hanno scioperato"

"Dalla mia azienda - la cooperativa Aster Coop della Lega delle Cooperative che gestisce la logistica e la movimentazione delle merci di Centrale Adriatica della COOP - per la prima volta hanno scioperato più della metà dei soci-lavoratori. Un successo di partecipazione e coinvolgimento senza precedenti"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Lo sciopero generale di oggi rappresenta uno splendido passaggio nella costruzione di un blocco sociale alternativo a quello liberista - antidemocratico - antisindacale del governo Renzi. Alle ore 9.30 di questa mattina siamo partiti in corteo dalla Stazione dei treni di Cesena, per arrivare alle 10.30 in Piazza del Popolo. Un corteo molto partecipato e colorato: in tanti hanno partecipato alla manifestazione per dire NO alle politiche del governo Renzi sul lavoro.

Dalla mia azienda - la cooperativa Aster Coop della Lega delle Cooperative che gestisce la logistica e la movimentazione delle merci di Centrale Adriatica della COOP - per la prima volta hanno scioperato più della metà dei soci-lavoratori. Un successo di partecipazione e coinvolgimento senza precedenti.
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, subalterno all'impresa anche spregiudicata, sta portando avanti politiche illiberali, regressive e antisindacali.
La manifestazione di oggi è stata una iniziativa necessaria di contrasto all'attacco senza precedenti ai diritti dei lavoratori, ai caf e ai patronati, alle organizzazioni sindacali.
Occorre allora con forza e determinazione organizzare un fronte sociale alternativo e indipendente dai vecchi schemi politici, che può lottare con efficacia su due fronti: contro il renzismo autoritario che restringe gli spazi democratici nel paese, e contro il leghismo razzista e xenofobo che alimenta immoralmente la guerra fra i poveri e fra i lavoratori.
La posta in gioco ora è proprio questa.
Costruire questo fronte sociale, rafforzarlo ed organizzarlo, è un compito nostro urgente.
Ora la CGIL non deve più arretrare posizione. Occorre impegnarsi con forza per
- estendere i diritti di tutti i lavoratori
- bloccare l'offensiva del governo Renzi contro i giovani
- diminuire il numero dei contratti nazionali
- contrastare la precarietà
- realizzare ammortizzatori universali e contratti di solidarietà
- bloccare gli assurdi provvedimenti di demansionamento
- continuare a prevedere la giusta causa per eventuali licenziamenti
- occorre intaccare i poteri forti che Renzi non vuole ridimensionare


Davide Fabbri - delegato sindacale CGIL e Rappresentante Lavoratori Sicurezza Aster Coop di Cesena

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