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Cronaca

Terrore e assalto al portavalori: bottino almeno da mezzo milione di euro

La quantificazione del bottino è ancora da valutare con esattezza. Ma dal tetto del portavalori aperto con un flessibile i rapinatori hanno prelevato un sacco pieno di contante

Una foto che potrebbe ritrarre uno dei banditi in fuga: hanno avuto la prontezza di scattarla due automobilisti di passaggio nella corsia opposta. E' un documento che giunge dal teatro della maxi-rapina al portavalori lungo l'autostrada A14 (Foto sopra).

L'autostrada A14 è stata riaperta intorno all'una della notte tra lunedì e martedì, quando ormai la notte era fonda, i faticosi rilievi scientifici ormai compiuti ed era stata ripulita la sede stradale. Basti pensare che c'erano da analizzare tra vetture date alle fiamme, due camion sequestrati e messi dai malviventi di traverso per bloccare la circolazione, un paio di auto usate dai banditi per la fuga e poi quel furgone portavalori, crivellato di colpi di kalashnikov, con il tettuccio aperto come un apriscatole, nonostante i vari strati blindati. Almeno un centinaio di bossoli sparsi sull'asfalto. Il tutto “disseminato” in almeno un 3 di chilometri delle carreggiate nord e sud.

Sono questi i resti della drammatica rapina ad un furgone portavalori avvenuta lunedì pomeriggio intorno alle 18,30, nel tratto di A14 tra l'uscita Valle del Rubicone e Cesena Sud. E poi decine di testimoni da sentire, testimonianze da incrociare, l'acquisizione delle immagini delle telecamere che abbondano in autostrada, ai caselli ma anche lungo il tragitto. Una grossa mole di materiale per la Squadra Mobile della Questura di Forlì che dovrà ricostruire le modalità di azione del commando e lavorare su ogni dettaglio per risalire alle identità dei malviventi.

Assalto al portavalori e fiamme in A14, 16-05-16 (foto di Davide Sapone)

La quantificazione del bottino è ancora da valutare con esattezza. Ma da quel tetto aperto con un flessibile i rapinatori hanno prelevato un sacco pieno di contante. Quanto? Una cifra che si può aggirare tra i 500.000 e i 600.000 euro. All'interno del furgone c'erano in totale circa due milioni di euro, ma ad ostacolare i malviventi è stato uno schiumogeno che ha riempito il vano di trasporto del portavalori come reazione all'attacco del flessibile.

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Difficile anche valutare quanti banditi siano entrati in azione, anche perché hanno colpito in più punti dell'A14. Un gruppo, per creare il “vuoto” in autostrada, hanno bloccato il traffico, bruciando auto e sequestrandone altre, facendo sgomberare le auto in fila sotto la minaccia delle armi, con i volti travisati da passamontagna. Una scena terrorizzante da film poliziesco che si sono trovati a vivere, loro malgrado, diversi automobilisti di passaggio che si sono trovati all'ora sbagliata nel posto sbagliato.

AUTO A FUOCO, CAOS IN A14 - IL VIDEO

Ma ancora peggio è andata alle due guardie giurate presenti sul furgone portavalori. Intrappolati nell'abitacolo, bersagliati da una raffica di colpi di kalashnikov e fucili a pompa, con la sola speranza che i vetri antiproiettile e la blindatura tenessero sotto una tale raffica sparata ad altezza d'uomo. Per loro sono stati interminabili minuti di passione e terrore. 

In giro per l'Italia assalti di questo tipo sono piuttosto frequenti: il 26 aprile, sempre l'A14 è stata teatro di un colpo analogo: i malviventi hanno colpito in Abruzzo, tra Francavilla e Pescara. In quel caso il colpo è andato fallito. Così come andò fallita un'analoga rapina che si verificò il 6 ottobre 2008 sempre nel Cesenate. I banditi entrarono in azione contro un portavalori nella zona di Gatteo, a pochissimi chilometri dal punto che lunedì ha visto in attività il commando.

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