Cronaca Dismano

Molotov scagliata contro il balcone del tifoso del Napoli, il club: "Siamo a Cesena dal 2015, mai un problema"

Lunedì mattina l'amarezza è ancora tanta, come spiega Marcello, vice presidente del Napoli Club Cesena: "Il nostro club è attivo in città dal 2015, questo significa che sono otto anni che conviviamo pacificamente in questa realtà". Si indaga sul fattaccio

Gerardo Muollo Giornalista 03 aprile 2023 09:21

La 'colpa' aver esposto sul balcone uno striscione simbolo della passione per il Napoli. Il 'fattaccio' una molotov scagliata contro il balcone verandato della casa forse direttamente dalla Secante, sullo sfondo l'odio calcistico che avrebbe messo nel mirino il Napoli. Il grave episodio è accaduto sabato sera intorno alle 23 a Pievesestina in via Pianezza, dove si trova la casa di un 35enne tifoso del Napoli residente in città. Le foto sono piuttosto eloquenti, l'abitazione si trova a pochi metri dalla Secante, e qualcuno potrebbe aver rallentato con l'auto per lanciare la molotov sul balcone della casa. In quel momento il 35enne tifoso partenopeo non era in casa, c'erano invece gli anziani genitori. Il padre per spegnere il rogo che si è propagato sul balcone ha anche rimediato una leggera intossicazione, e si è fatto accompagnare al Bufalini. Fortunatamente il fatto non ha provocato gravi conseguenze ma resta l'indignazione che sta coinvolgendo i Napoli Club di tutta Italia.

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"La nostra mission è solo seguire il Napoli in compagnia"

"Stasera un nostro socio ha subito un vile attacco. La colpa? Aver esposto sul proprio balcone lo striscione del club. Una molotov sul balcone rischiando di ammazzare qualcuno. Questo non è sport, questo gesto è incommentabile". 'Napoli Club Cesena', questo striscione esposto sul balcone potrebbe aver 'armato' la mano di qualcuno. L'episodio ha suscitato molta rabbia con tanti Napoli Club di tutta Italia che stanno esprimendo solidarietà a quello cesenate che ha la sua sede in piazzale del Sacro Cuore. Lunedì mattina l'amarezza è ancora tanta, come spiega Marcello, vice presidente del Napoli Club Cesena: "Il nostro club è attivo in città dal 2015, questo significa che sono otto anni che conviviamo pacificamente in questa realtà, anzi mi risulta che tra la vecchia gestione ed alcuni ultras del Cesena ci fosse stato anche un colloquio. Comunque ripeto che in tutti questi anni non ci sono mai stati problemi, o scaramucce. La nostra mission è seguire le partite del Napoli in compagnia, contiamo una ottantina di soci. Ho 61 anni e questo episodio mi indigna, ormai il calcio e l'avvenimento sportivo restano sullo sfondo, il mondo dei tifosi vive di alleanze e rivalità incrociate".

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Molotov sul balcone

Sabato sera sul posto sono arrivati i Carabinieri che stanno indagando sull'episodio, è noto che non ci sia una 'simpatia' tra Cesena e Napoli a livello di tifoserie, il tutto 'aggravato' dal gemellaggio dei partenopei con i tifosi dell'Ancona che nelle ultime trasferte al Manuzzi si sono fatti 'notare'. In Curva Ferrovia tra i tifosi dorici anche bandiere e vessilli partenopei. Ma c'è anche da dire che in questo momento non ci sono elementi per dire che la molotov sia stata scagliata da qualche ultras del Cesena, potrebbe essere un gesto di qualche 'cane sciolto' o magari di qualche tifoso di club di serie A (Roma o Inter per ipotesi), magari infastidito dallo striscione e dalla cavalcata che porterà il Napoli allo scudetto. Per far capire le 'regole' e il clima che si respira nel mondo ultras, ad esempio, viene riportato che a Salerno gli ultras locali avrebbero imposto di non esporre alcun vessillo napoletano per festeggiare il tanto atteso tricolore. "Da napoletano mi vergogno di questa situazione", il commento di un tifoso partenopeo che ha segnalato l'episodio alla redazione. Magari una presa di posizione del tifo organizzato bianconero potrebbe fugare ogni dubbio sulla paternità del gesto.