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Cronaca

Taglio del nastro per la nuova Recovery Room alla Casa di Cura San Lorenzino

L’inaugurazione, a cui ha preso parte anche il sindaco Paolo Lucchi, è avvenuta nell’ambito del convegno “Obesità: un problema sociale”

Taglio del nastro sabato mattina alla Casa di Cura San Lorenzino di Cesena per la Recovery Room, la nuova sala tecnologicamente attrezzata e dotata di 4 posti letto per assicurare un’assistenza immediata nella fase post-operatoria, momento molto delicato in cui i pazienti necessitano di maggiori attenzioni dal punto di vista farmacologico e di assistenza respiratoria. L’inaugurazione, a cui ha preso parte anche il sindaco Paolo Lucchi, è avvenuta nell’ambito del convegno “Obesità: un problema sociale” organizzato dalla Fondazione “Elio Bisulli”, al quale hanno partecipato oltre 50 medici per una mattinata di formazione accreditata e confronto scientifico.

"La nostra Clinica svolge almeno 200 interventi di chirurgia bariatrica all’anno - ha dichiarato il dottor Raffaele Bisulli, amministratore unico della Casa di Cura San Lorenzino -. Le persone obese presentano maggiori problemi nella fase post-operatoria, per questo abbiamo sentito l’esigenza di fare un investimento per qualificare ulteriormente il nostro servizio e aumentare gli standard di sicurezza nei confronti dei pazienti nell’immediata fase post-operatoria”.

"Con questa innovazione abbiamo in città un luogo in cui si può essere maggiormente controllati nella delicata fase post-operatoria – ha aggiunto il sindaco Paolo Lucchi -. Questa nuova dotazione si inserisce nella logica di investimenti sulla sanità che caratterizza sia il pubblico che il privato convenzionato come la Casa di Cura San Lorenzino, e ci mette nelle condizioni di avere un sistema sanitario pubblico-privato di estrema qualità”.

Nel corso della mattinata si sono susseguiti gli interventi di Luca Busetto (Università di Padova), di Primo Vercilli (dietologo) e del professor Alessandro Agostini (Università di Bologna). Inoltre la Dr.ssa Giulia Cucchi, nutrizionista cesenate della Casa di Cura, ha raccontato la sua esperienza di volontariato internazionale medico nelle isole Fiji, alle prese con i grandi obesi di quel Paese.

E’ toccato infine a Angelo Schettino, medico chirurgo della Casa di Cura, svolgere un intervento di chirurgia bariatrica in laparoscopia 3D su un paziente super-obeso (un ex rugbista del peso di 200 chilogrammi), trasmesso in diretta dalla sala operatoria. Mentre il Dr. Schettino interveniva sul paziente, i medici presenti in aula didattica potevano osservare l’andamento dell’operazione proiettata sugli schermi e dialogare con il collega al lavoro per analizzare il caso e valutare quali procedure seguire.

"Il 50% delle complicanze post-operatorie avviene nelle prime 2 ore successive all’intervento chirurgico - ha sottolineato Axel Arista, anestesista e rianimatore della Casa di Cura San Lorenzino -. Mettere in sicurezza queste delicate ore in un ambiente specifico come la Recovery Room, dotato di apparecchiature tecnologicamente avanzate e con un monitoraggio mirato, significa ridurre il rischio di complicanze nella fase in cui si possono verificare con più frequenza. In questo modo possiamo prevenire eventuali problemi e intervenire in maniera più efficace su quelle che si manifestano".

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