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Cronaca San Mauro Pascoli

Disabili con studenti e lavoratori, il co-housing a San Mauro Pascoli per vivere in maniera autonoma

La Casa “All’Opera” valorizza le risorse delle persone disabili proponendo una soluzione abitativa alternativa alla vita in struttura residenziale protetta e familiare attraverso il co-housing con giovani studenti e lavoratori normodotati

 Vivere in maniera indipendente, non con i propri genitori, è una tappa tra le principali nel percorso di autonomia di ogni persona. A questo mira il progetto “All’opera” promosso dall’Asp (Azienda servizi alla persona) del Rubicone che oggi, martedì 12 marzo, inaugura a San Mauro Pascoli il primo appartamento del Distretto per un’esperienza di co-housing rivolta a persone con disabilità grave.

Al taglio del nastro sono intervenuti il Presidente dell'Unione Rubicone e Mare Filippo Giovannini, la Sindaca di San Mauro Pascoli Luciana Garbuglia e il Presidente dell'Asp del Rubicone Salvatore Bertozzi. Erano presenti, tra gli altri, il direttore dell’Asp del Rubicone Manuele Broccoli, l’Assessora ai Servizi per le persone e le famiglie del Comune di Cesena Carmelina Labruzzo, gli operatori dello staff dell’Asp del Rubicone e dei Servizi sociali dell’Unione Rubicone e Mare.

L’abitazione si trova in via Tevere 4, 140 metri quadri al primo piano di un condominio a pochi metri del centro della cittadina e vicino ai servizi, per facilitare i legami con il territorio e l’integrazione delle persone disabili nel tessuto sociale circostante. Vi entreranno in questi giorni quattro persone con grave disabilità, supervisionate da due educatori e uno psicologo.

Gli utenti sono stati individuati dal Servizio area disabili dell'Unione Rubicone e Mare, in collaborazione con l'Azienda USL della Romagna, con priorità di accesso alle persone con disabilità grave secondo i criteri stabiliti dal comma 3, Articolo 4 del DM 23 novembre 2016.

La Casa “All’Opera” valorizza le risorse delle persone disabili proponendo una soluzione abitativa alternativa alla vita in struttura residenziale protetta e familiare attraverso il co-housing con giovani studenti e lavoratori normodotati. A differenza di altre realtà, la casa permetterà di ospitare anche persone disabili legate da rapporti affettivi, offrendo la possibilità di una camera matrimoniale. Un educatore socio-pedagogico sarà impegnato nella mediazione per rendere compatibile il gruppo degli abitanti, che sarà fondato sulla compatibilità, e non, ad esempio, su uno standard diagnostico.

L’immobile, il cui costo di acquisto è stato di 100 mila euro, di cui 54.526 dal fondo “Dopo di noi” della Regione Emilia Romagna, è stato ristrutturato con un investimento di 330.000 euro, di cui 55.000 per arredi e attrezzature, finanziato per 191.039,07 dal fondo “Dopo di noi” e il rimanente da Asp del Rubicone con risorse proprie. Il Fondo Pnrr Missione 5 “Inclusione e coesione”, intercettato dall’Unione Rubicone e Mare, per 240 mila euro, sarà utilizzato per la gestione e per attivare i sostegni domiciliari e a distanza, funzionali al percorso personale verso l’autonomia abitativa e lavorativa.

Sono partner del progetto l’Unione Rubicone e Mare, l’Azienda Usl Romagna, l’Università di Bologna, dipartimento di Scienze della formazione, associazioni di volontariato locali, commercianti e artigiani locali.

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