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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Doveva riaprire rinnovato, ma il virus ha rovinato la festa: "Ritorneremo al piacere di mangiare al parco"

"I tavoli saranno due metri uno dall'altro e i clienti dovranno mantenere le distanze di sicurezza. Gli ordini verranno effettuati tutti al tavolo (sarà possibile anche pagare) con dispositivi di sicurezza"

Come previsto dalle disposizioni del Governo, i Giardini Savelli con chiosco bar e piadineria, riaprirà lunedì 1 giugno. Sarà il primo anno della nuova gestione "Just one drop" e, sebbene il nuovo progetto - che prevedeva ristorante e risistemazione dell'intera area - non sia potuto terminare a causa dell'emergenza da coronavirus, sarà comunque un chiosco nuovo. "Siamo carichissimi - racconta Nicola Pozzati, socio di "Just one Drop" e altre società del settore hospitality insieme a Mattia Guidi, Dario Arcangeli e Jonathan Di Vincenzo - Abbiamo un'ottima squadra con cui lavorare, già formata e preparata, e siamo già pronti con menù e novità. In questi giorni abbiamo sistemato anche la parte internet, fornendo connessioni nuove più veloci ed efficienti. Per ora abbiamo lasciato stare la parte del ristorante che riprenderemo alla fine dell'estate per concludere il progetto entro l'anno. Esteticamente non è cambiamo molto se non la verniciatura, il pavimento e l’illuminazione che renderà più suggestiva l’atmosfera serale. Questo periodo difficile ci ha ricordato quanto dovremmo apprezzare il piacere di un parco urbano come il Savelli: per questo estenderemo sicuramente le zone di consumo affinché i clienti si possano godere di nuove zone del parco nel modo più piacevole e in totale sicurezza. Riapriremo sia col servizio al tavolo che l'asporto".

Come vi state organizzando? "I tavoli saranno due metri uno dall'altro e i clienti dovranno mantenere le distanze di sicurezza. Gli ordini verranno effettuati tutti al tavolo (sarà possibile anche pagare) con dispositivi di sicurezza. Si inizierà la mattina con la classica colazione all'italiana, nel pomeriggio è previsto un momento dedicato ai bambini e poi si partirà con gli aperitivi. Abbiamo cambiato l'impianto della birra e offriremo i nostri cocktail in cui siamo veramente forti. Si potrà bere anche il nostro Falernum#9 preparato caraibico hawaiano che facciamo solo noi rispettando la ricetta storica a base di rum, lime, zenzero, mandorla e chiodi di garofano. La piadineria continuerà a svolgere un ruolo fondamentale con materie di prima qualità e affettati di pregio".

Ma la lunga chiusura non vi ha creato qualche preoccupazione? "Certo sarebbe stato meglio che il Covid-19 non fosse mai esistito - continua Nicola - ma ormai è inutile lamentarsi. Dobbiamo essere ottimisti. Se stiamo uniti ne usciamo bene. Non bisogna guardare solo al proprio orticello. Noi, per esempio, stiamo lavorando bene con alcuni locali. Anche alla chiusura per il Covid abbiamo fatto un post sui Social insieme allo Chalet, a Fritz, al Boulevard e all'Osteria Cené, che è la nostra. La collaborazione premia sempre, anche perché siamo più in armonia col territorio e la gente apprezza. Eppoi abbiamo un bel gruppo di ragazzi formati da noi che sono la nostra ricchezza. Fino adesso abbiamo lavorato con la testa e quindi abbiamo pensato anche che potessero esserci dei momenti non ottimi, quindi riusciamo a resistere. In più mi fido di quello che dicono i medici, se dicono che è necessario aspettare fino al 1 di giugno immagino che sia vero. Anche perché sarebbe un vero disastro se risalisse la curva dei contagiati per la seconda volta. Visto che io di mestiere faccio altro penso che dobbiamo ascoltare chi ne sa più di noi. Sono convinto che, un po' alla volta, ci tireremo su".

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