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Cronaca

Cartelli, il sindaco: "Dal M5S la peggiore e vecchia politica"

""Restando ai fatti, i 5 stelle si mostrano estremamente preoccupati per il costo dei cartelli, e su questo li rassicuro: ognuno di essi (realizzato in polionda stampato) è costato 75 euro più Iva, per un totale di 363 euro"

“Logica ostile del ‘muro contro muro’ a cui ci ha abituato la peggiore politica degli ultimi venti anni”: è la dura accusa politica che il sindaco Paolo Lucchi rivolge a Natascia Guiduzzi, consigliera comunale e leader dei M5S a Cesena, dopo che questa ha rivendicato l'esposto da cui poi sono partite le multe per aver installato i cartelli sul 'Patto di Stabilità' nelle due rotonde “incompiute”. Il primo cittadino difende la scelta di installare i due cartelli e sostiene che pagherà del suo se sarà dimostrato che non sono regolari.

Dice in un lungo post su Facebook Lucchi: “Ho letto con grande sorpresa la presa di posizione del Movimento 5 Stelle di Cesena, che rivendica la paternità della segnalazione alla Polizia Municipale che ha portato alle multe ricevute dal Comune per i cartelli collocati sulle rotonde incompiute. A colpirmi è soprattutto la scelta di spostare il confronto politico sul terreno delle denunce e del ricorso alle forze dell’ordine, senza accompagnare questi passi neppure con una presa di posizione a viso aperto che evidenzi irregolarità riscontrate e segnali il dissenso. Eppure a Natascia Guiduzzi ed al M5S di Cesena le occasioni non sarebbero mancate, a partire dal Consiglio Comunale. Ma su questa vicenda non ricordo nessun intervento in Consiglio di Natascia Guiduzzi, né mi pare di aver letto comunicati, a parte quest’ultimo”.

E ancora: “La cosa mi lascia interdetto, perché ci vedo un ‘imbarbarimento’ del dibattito politico, un rifiuto totale al contraddittorio (che invece dovrebbe essere il sale della democrazia). Fa un po’ specie che ad assumere questo ‘vecchio’ atteggiamento sia un movimento che proclama con fierezza la sua novità, ma che alla prova dei fatti dimostra di aver fatto propria la lezione più discutibile di un passato purtroppo ancora vivo”

IL COSTO DEI CARTELLI. “Restando ai fatti, i 5 stelle si mostrano estremamente preoccupati per il costo dei cartelli, e su questo li rassicuro: ognuno di essi (realizzato in polionda stampato) è costato 75 euro più Iva, per un totale di 363 euro. Continuo ad essere convinto che l'Amministrazione comunale, installandoli, abbia fornito un’informazione che interessa i cittadini (almeno a quelli di S.Giorgio e Bulgarnò, che la richiedevano a gran voce ad ogni incontro). Ma se si dimostrerà che così non è, la Giunta ed io non faremo "furbate" e ci faremo carico per intero dei costi, naturalmente. Come tutti sanno, siamo abituati a "metterci la faccia". Mi pare tra l'altro che la scelta di informare direttamente i Capigruppo ed i cittadini dell'accaduto, dimostri in maniera inconfutabile come nessuno di noi abbia ma avuto in testa di insabbiare una vicenda che tanti, ieri, chiedendomene ragione, hanno definito "grottesca", "strana", "incredibile"”.

“Mi sorprende, però, che accanto al tema dei cartelli, Cesena 5 stelle non mostri la stessa preoccupazione per il problema molto più grave che abbiamo voluto segnalare collocandoli in quelle rotonde. Un famoso proverbio recita “quando il dito indica la luna, qualcuno guarda il dito”: a loro, evidentemente interessa più il dito. A me, invece, sta più a cuore ‘la luna’, vale a dire la possibilità di completare i lavori pubblici e a metterne in cantiere altri, cosa che oggi non possiamo fare per colpa – lo ribadisco senza tema di smentite - del Patto di Stabilità. Sarà un caso che a denunciare l’insostenibilità di questa situazione e ad invocare la deroga al Patto per gli investimenti, siano tutti i Comuni d’Italia, indipendentemente dal colore dell’Amministrazione (ricordo che all’ultima manifestazione dell’Anci a Roma c’era anche il 5 stelle Pizzarotti, primo cittadino di Parma)?”

“E, ancora, è logico che il Comune di Cesena, con oltre 20 milioni in cassa, non possa pagare le ditte che stanno eseguendo le opere? E si badi che non stiamo parlando della piramide di Cheope o di altre ‘magnificenze’ simili, ma della nuova scuola materna di Martorano, dell’ampliamento della scuola elementare di Pievesestina, dell’adeguamento sismico della scuola di Borello, della riparazione della copertura del tetto del Carisport (per la quale, abbiamo ricevuto l’intera somma come indennizzo dall’assicurazione), ecc. Quanto al resto, preciso, invece, per amor di scrupolo che le rotonde di Bulgarnò e Ponte Cucco, dove sono stati installati i ‘famosi’ cartelli, non sono opere a carico del Comune, ma che le sta realizzando la Provincia (e che le dovrebbe quindi pagare), in difficoltà esattamente come il Comune a pagare le ditte coinvolte”.

“Ma, anche dimenticando questo particolare (che dimostra però un certo pressapochismo), mi pare comunque ben originale la proposta concreta avanzata dal M5S di Cesena, che chiede di "comunicare alla cittadinanza la possibilità di rivedere la progettazione ed eventualmente i costo dei lavori rimanenti da eseguire“. L’idea è quindi quella, su opere quasi concluse, di non rispettare i contratti sottoscritti con le imprese coinvolte nei lavori per conto della nostra collettività? Io, personalmente, la trovo quanto meno bizzarra e certo non condivisibile. Ma, poiché bisogna anche essere consapevoli dei propri limiti, propongo al M5S di avanzarla direttamente agli imprenditori coinvolti - molti dei quali sono cesenati e, anche sulla base di quei contratti formali, ogni giorno sono alla ricerca di risorse per pagare dipendenti e fornitori - e di verificare in presa diretta le loro reazioni. Resto in attesa di conoscerle. Su di una cosa, però, concordo pienamente con Cesena 5 stelle: i lavori incompiuti sono uno sfregio al territorio e la nostra città non li merita. Per quanto mi riguarda, farò tutto il possibile per evitare che accada”.

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