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Manuzzi senza tifosi, dopo Cesena-Olbia ecco la severa sanzione del Giudice Sportivo: una partita a porte chiuse

Cesena-Fermana del 3 febbraio si giocherà senza tifosi, il Cavalluccio paga l'invasione di campo e la tentata aggressione al portiere dell'Olbia

Cesena-Fermana del 3 febbraio si giocherà a porte chiuse. E' questa la decisione del Giudice Sportivo Stefano Palazzi dopo i fatti di Cesena-Olbia e l'ormai famosa invasione di campo e tentata aggressione ai danni del portiere ospite, subito dopo il fischio finale. Palazzi ha comminato anche mille euro di ammenda al Cesena. In pratica al Manuzzi si tornerà ad un clima da periodo covid con lo stadio vietato ai tifosi, saranno presenti solo circa 500 persone tra calciatori, addetti ai lavori e giornalisti. Piove sul bagnato considerato che per Cesena-Pontedera, gara in programma il 20 gennaio, è prevista invece la chiusura della Curva Mare.

Daspo di tre anni per il padre di Shpendi

Questo è quanto si legge nelle motivazioni: "Dal referto del Direttore di gara, dalle relazioni redatte dai componenti della Procura Federale e dal Commissario di Campo e dalla relativa integrazione, sono emerse le seguenti risultanze. Al termine della gara una persona proveniente dagli spalti (intersezione tra la Curva Mare destinata ai tifosi del Cesena e la Tribuna adiacente) accedeva indebitamente all’interno del terreno di gioco e, correndo verso un tesserato della società Olbia, il calciatore numero 1 Rinaldi Filippo, tentava di sferrargli un colpo al volto, senza riuscire ad attingerlo in tale zona del corpo. La colluttazione avveniva a circa 20 metri dalla linea di porta, verso la parte centrale della linea mediana. Il predetto soggetto veniva prontamente allontanato e preso in custodia dagli addetti alla sicurezza. Successivamente il tifoso veniva identificato come il padre di un tesserato del Cesena, il n. 9 Sig. Shpendi Cristian)".

Prosegue il comunicato del Giudice Sportivo della Lega Pro: "Vale rilevare che nel corso della gara si era verificato uno scontro fra i due tesserati avversari sopra citati, ovvero il Rinaldi e lo Shpendi, all’esito del quale quest’ultimo aveva riportato una conseguenza pregiudizievole. Vale rilevare, altresì, che la ricostruzione dei fatti come sopra operata non è contrastata affatto dalla documentazione varia trasmessa dalla società Cesena a questo giudicante dopo la gara e prima dell’adozione del presente provvedimento".

Palazzi sottolinea "la gravità della condotta" la quale "costituisce un fatto contrario alle norme in materia di ordine e di sicurezza e un fatto violento integrante pericolo per l’incolumità pubblica. Inoltre, essa ha rappresentato un rilevante rischio per l’incolumità dei tesserati e degli addetti ai servizi". Il Giudice Sportivo considera anche il rapporto di parentela dell’autore del gesto con un calciatore della società Cesena per qualificare un "caso di particolare gravità". 

Al Cavalluccio viene quindi inflitta la sanzione dell'obbligo di disputare una gara a porte chiuse e 1000 euro di ammenda. Viene disposto "che la sanzione della disputa di una gara casalinga a porte chiuse sia scontata in occasione della seconda gara casalinga di Campionato che la Società Cesena disputerà successivamente alla data di pubblicazione della presente decisione". La partita in questione sarà appunto Cesena-Fermana del 3 febbraio, mentre su Cesena-Pontedera del 20 gennaio pende l'altra sanzione conseguente ai fatti di Pescara, la chiusura della Curva Mare. 

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