rotate-mobile
Calcio

L'umore nero della Curva Mare: "Buco nell'acqua in campo e dietro le scrivanie. Noi usciamo a testa alta"

L'umore della Curva Mare è riassunto in un post social: "Rammarico, tristezza e amarezza riecheggiano nell’aria della Romagna bianconera, dopo l’ennesima prova deludente e buco nell’acqua del nostro Cesena in campo e dietro le “scrivanie”

Più di 14mila bianconeri delusi, il day after di Cesena-Lecco è amaro soprattutto per il cuore pulsante del Manuzzi, la Curva Mare. Il terzo playoff consecutivo che si chiude nel modo peggiore, ma quest'anno con una squadra ben più forte e attrezzata di quelle passate. Fallisce la missione serie B anche lo specialista Toscano con una squadra costruita a sua immagine e somiglianza con investimenti corposi della proprietà americana. Lo stesso tecnico a fine gara non ha affatto confermato una permanenza a Cesena nonostante il contratto in essere "parlando di grossa amarezza difficile da superare". Dagli ultras un incitamento costante per tutta la partita, fin dal primo tempo quando il Cavalluccio è apparso contratto ed impaurito davanti ad un Lecco inferiore ma gagliardo. Nella ripresa anche il messaggio per i "fratelli bresciani" che fanno i conti con la dolorosa retrocessione in C. A fine gara gli ultras non hanno fischiato i calciatori che si sono avvicinati alla curva, ma non li hanno di certo applauditi, quasi un religioso silenzio. Un fine gara comunque molto composto e responsabile nonostante la delusione cocente.

L'umore della Curva Mare è riassunto in un post social: "Rammarico, tristezza e amarezza riecheggiano nell’aria della Romagna bianconera, dopo l’ennesima prova deludente e buco nell’acqua del nostro Cesena in campo e dietro le “scrivanie”. Però non possiamo essere non orgogliosi e carichi per la nostra gente, un popolo con i c...... quadrati che si sta rialzando alla grande dopo il disastro dei primi di Maggio, e perché no una Curva e uno stadio intero che ancora una volta hanno dimostrato chi siamo veramente". Intanto nel tardo pomeriggio di venerdì è spuntato al Manuzzi uno striscione abbastanza eloquente contro Sebastiano Rossi, Massimo Agostini e Cristiano Scalabrelli (FOTO SOTTO)

Lo striscione di contestazione al Manuzzi

Alcuni acquisti sono stati azzeccati ed altri no come sempre capita nel calcio, una stagione che ha visto anche dei momenti di tensione tra il club e il tifo organizzato, si ricorda il caso Scalabrelli e la gestione in generale dei portieri che probabilmente il Cesena ha pagato a caro prezzo. "Noi non perdiamo mai, noi siamo il Cesena!", l'orgoglio ultras. "Una curva da brividi ieri sera esce, anche se con l’amaro in bocca, a testa altissima… Facciamoci un applauso perché abbiamo dato il massimo!". All'orizzonte un altro campionato di serie C che appare quasi una 'B2', ci sarà sicuramente la Spal, forse il Perugia, big retrocesse dalla serie B.

Infine l'invito alla tradizionale festa nel quartier generale di Case Castagnoli: "Ora magari non è un gran momento per festeggiare, data la grande delusione di ieri sera, ma dobbiamo brindare a noi, alla nostra terra, a chi combatte tutti i giorni e ci mette la faccia sempre anche da lontano. Domani (sabato dalle ore 18) vogliamo una bolgia a Case Castagnoli, perché noi questo ci meritiamo!".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'umore nero della Curva Mare: "Buco nell'acqua in campo e dietro le scrivanie. Noi usciamo a testa alta"

CesenaToday è in caricamento