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Economia

Patto comunale per il lavoro, l'Ugl escluso dalla firma. "Disciminazione senza precedenti"

Dell'accaduto sono stati informati anche il segretario generale dell'Ugl Paolo Capone e la segretaria regionale Tullia Bevilacqua

"Una gravissima discriminazione che replica quella andata in scena nel luglio del 2017 quando il sindaco di Cesena era Paolo Lucchi. Anche con il nuovo sindaco Enzo Lattuca il sindacato confederale Ugl è stato escluso dal Patto comunale per l'economia e il lavoro, pur essendo tra i promotori fondativi ed i firmatari dal luglio del 2015 del Patto Regionale del lavoro in Emilia-Romagna". A sollevare il caso è Filippo Lo Giudice, segretario territoriale dell'Ugl di Forlì-Cesena-Rimini e Ravenna all'indomani della firma.

"Con Lucchi, tre anni fa, la giunta comunale di sinistra di Cesena ci escluse fin dall'inizio dai lavori del Patto comunale per il Lavoro, una cabina di regia poi 'abortita' dopo pochi incontri - ricorda Lo Giudice -. Con Lattuca dopo averci fatto partecipare per un anno, dall'estate del 2019 fino a poche settimane fa, a riunioni plenarie nella sala del consiglio comunale e incontri faccia a faccia con il dott. Montanari, dopo che l'Ugl ha fornito un apporto di idee, proposte e contributi intellettuali verbali e scritti, il sindaco Lattuca    ha pensato bene di escluderci all'atto della firma, unici assenti tra i sindacati confederali. Ugl non invitato ancorché avendo diritto ad essere presente. Uno scandalo senza precedenti. Una scelta che promuove il falso messaggio che tra i sindacati confederali ci siano quelli di serie A ed altri di serie B, con relativo danno di immagine arrecato all'Ugl presso l'opinione pubblica”.

Lo Giudice si riserva azioni di tutela diffidando l'amministrazione comunale a proseguire in questa condotta discriminatoria, e annuncia che porterà il caso in sede Anci e in prefettura a Forlì-Cesena affinché il sindaco di Cesena venga richiamato ai suoi doveri istituzionali super partes. “L'Ugl a Cesena e nel circondario, come in tutta la provincia e in tutta l'Emilia-Romagna, è presente da anni in vari comparti del mondo economico e lavorativo con migliaia di iscritti, dirigenti sindacali di categoria ed Rsa, Rsu ed Rls - rimarca -. L'Ugl è presente a Cesena con una propria sede ed uffici che erogano servizi Caf e Patronato. A livello nazionale il sindacato confederale Ugl conta centinaia di migliaia di iscritti ed ha nella difesa dei diritti dei lavoratori l'unica e importante missione e ragione di vita, senza padroni o padrini politici. E non vorremmo che in questo caso, all'origine di questa macroscopica discriminazione sindacale, vi siano state nella scelta di Lattuca , che guida una giunta di sinistra, motivazioni politico-ideologiche di escludere a priori una sigla sindacale come l'Ugl, erede della Cisnal,  che prosegue la storia e le battaglie lavorative di un eroe di guerra come Filippo Corridoni, 'padre' del sindacalismo nazionale e patriottico".

Nell'ultimo anno di incontri preparatori alla firma del Patto comunale per il lavoro, svoltisi anche nella sala del consiglio comunale di Cesena e che ci ha visti sempre protagonisti  attivi e propositivi, come Ugl abbiamo sempre fornito il nostro apporto di idee e abbiamo sempre parlato di Lattuca con toni lusinghieri - conclude -. Siamo costretti a ricrederci e prendiamo atto di questa scelta discriminatoria senza precedenti, che non sarà lasciata cadere senza che se ne dia ragione in ogni sede. Ricordiamo al sindaco Lattuca del Pd, li chiamano Dem, che non s'è 'democratici' a giorni alterni, perché se lo si è veramente lo si deve dimostrare sempre, ogni giorno nei fatti, con obblighi di legge e senso delle istituzioni che in capo al sindaco sono più stringenti rispetto a  chiunque altro". Dell'accaduto sono stati informati anche il segretario generale dell'Ugl Paolo Capone e la segretaria regionale Tullia Bevilacqua.

Commenta la parlamentare di Forza Italia Simona Vietina: "A Cesena continua la spiacevole tradizione di escludere l’unico sindacato non allineato a centro-sinistra. Come già accaduto nel 2017 con il sindaco Lucchi, l’attuale primo cittadino Lattuca ha scelto di non includere il sindacato Confederale UGL dal Patto comunale per l'economia e il lavoro, pur essendo tra i promotori fondativi e i firmatari dal luglio del 2015 del Patto Regionale del lavoro in Emilia-Romagna. La Giunta Lattuca ha scelto di escludere l’UGL dopo un anno di piena partecipazione e disponibilità di Filippo Lo Giudice e dei suoi collaboratori: una scelta incomprensibile se non la si vuole interpretare come dettata da scelte puramente di orientamento politico. Sarà forse un caso che, nella giunta rossa di Lattuca l’unico sindacato escluso è quello di centrodestra? Credo si tratti di un atto molto grave in primis nei confronti dei lavoratori e cittadini di Cesena rappresentati dall’Ugl. A tutti loro e a Lo Giudice va la mia piena solidarietà, nella speranza che quella di Lattuca sia solo un’inopportuna svista e non un preciso programma politico”.

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