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Economia

Orogel, Piraccini al Rimini Meeting 2022: "Coesione e inclusione i driver del successo di una azienda"

Orogel consolida la propria attenzione per il sociale: una scelta ispirata dai principi cooperativi del gruppo, ma anche dalla necessità di riaffermare quel senso di appartenenza che fa di una comunità il proprio punto di forza

La globalizzazione, la trasformazione delle dinamiche economiche sotto la spinta dell’information technology, le crisi economiche e i nuovi flussi migratori, stanno mettendo in difficoltà i modelli di coesione, ampliando la forbice della distribuzione della ricchezza e accentuando le tensioni sociali. È in crisi quel modello che si basa sul senso di appartenenza all’interno di una comunità e quel collante sociale che favorisce la gestione dei conflitti e delle differenze che possono essere di natura economica, culturale, di lingua, ma anche di natura educativa.

Per arginare il dilagare di questo fenomeno è dovere delle aziende più responsabili riappropriarsi del senso profondo del loro essere comunità e operare tutti i possibili interventi sociali verso territori e persone. Queste le premesse da cui prende l’avvio l’intervento al Rimini Meeting 2022 di Bruno Piraccini, Presidente Orogel, azienda che ad interventi sociali rivolti in particolare al territorio romagnolo, dove il gruppo è nato e cresciuto, ha dedicato una Fondazione, la Fruttadoro F.OR.

“La mia esperienza maturata in oltre 50 anni di attività – così Bruno Piraccini – durante i quali sono accadute le trasformazioni e le innovazioni dei sistemi produttivi più sorprendenti e dei fenomeni sociali e di costume più radicali, mi ha insegnato che per affrontare i temi così globali e complessi, occorre partire dagli ambienti in cui noi stessi viviamo. In particolare dalle nostre imprese, che rappresentano da sole dei sistemi organizzati in cui i fattori come la coesione e l’inclusione, non sono solo pratiche etiche, ma rappresentano i driver del successo dell’azienda, consentendone lo sviluppo armonico e la competitività.”

È questo lo spirito che ha spinto Orogel ad investire da sempre in progetti rivolti al benessere del proprio personale, dal social housing al doposcuola per i figli dei dipendenti, dai buoni per l’acquisto di libri scolastici al part time per chi rientra dalla maternità, fino a prestiti a tasso zero e garanzie per l’acquisto della prima casa.  Tra i fattori chiave alla base di coesione e inclusione, individuati come imprescindibili fattori dello stesso successo aziendale, Orogel mette in primo piano la formazione aziendale. Per una buona integrazione dei lavoratori immigrati (che rappresentano il 20% del personale), la formazione viene svolta a 360 gradi. Una particolare attenzione è riservata alla tutela delle donne, per assicurare maggiori pari opportunità e il massimo rispetto.

“Il nostro lavoro non è fatto solo per noi stessi, ma per una collettività. Fare bene, porta bene. Non solo a tanti, ma anche a noi stessi” – conclude Piraccini, consapevole di condividere con molte aziende di Centromarca proprio questa attenzione alla collettività.

Il Presidente di Orogel, Bruno Piraccini, è tra i fondatori, nel 1967, delle prime cooperative che hanno poi dato vita al Consorzio Fruttadoro di Romagna nel 1969. Dopo aver dato un forte impulso al consolidamento e allo sviluppo delle cooperative del Gruppo Fruttadoro, dal 1972 al 1974, si occupa di allargare l’attività studiando nuovi comparti agroalimentari, in specie quelli appena apparsi sul mercato come la surgelazione e la liofilizzazione. Nel 1974 concretizza un progetto in capo al Consorzio Fruttadoro nel settore della surgelazione dei prodotti ortofrutticoli. Nel 1976 il nuovo stabilimento di surgelazione inizia la propria attività e Bruno Piraccini compone una squadra di personale operativa fatta di poche unità e di giovane età (tutte inferiori ai 30 anni).

Lo sviluppo del Consorzio Fruttadoro, graduale ma continuo, ha reso opportuna la costituzione nel 1978 di Orogel come Società di produzione, di vendita e di distribuzione dei prodotti surgelati ottenuti nello stabilimento di Cesena. Di tale società viene chiamato ad assumere il ruolo di Amministratore Delegato. Oggi riveste il ruolo di Presidente.

Con i suoi 1.600 soci agricoltori e oltre 2.000 dipendenti, Orogel produce in Italia circa 130mila tonnellate di prodotti vegetali surgelati. Controllati dalla semina al confezionamento dai tecnici agronomi, tutti i prodotti Orogel vengono sottoposti a rigidi controlli di sicurezza in ogni fase fino alla surgelazione, che ne conserva intatti gusto e principi nutrizionali.

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