rotate-mobile
Economia

Macfrut si chiude coi segni positivi: in crescita i visitatori, specialmente gli esteri

Edizione nel segno "più" di Macfrut: aumentata la superficie espositiva rispetto all'edizione precedente (da 43mila metri quadrati a 50mila)

Edizione nel segno “più” di Macfrut: aumentata la superficie espositiva rispetto all’edizione precedente (da 43mila metri quadrati a 50mila); aumentati gli espositori (da 1000 a 1100); in crescita i visitatori (da 38mila a 39mila). E soprattutto aumentano i visitatori esteri arrivati al 25% del totale. In sostanza, Macfrut conferma di essere una fiera di contenuti e sempre più internazionale. Un risultato eccezionale se si pensa che tutto ciò è avvenuto a poco più di 7 mesi dell’edizione precedente. 

“Ringrazio tutti gli espositori che hanno dimostrato di credere nel nostro progetto – afferma Renzo Piraccini, Presidente di Macfrut - Siamo moto soddisfatti dei risultati che confermano le aspettative che avevamo, e che ci incoraggiano ad andare nella strada che avevamo tracciato nel segno dell’innovazione e internazionalizzazione. Il gioco di squadra ha pagato. L’ortofrutta italiana potrà trarre grandi vantaggi dallo sviluppo di questa fiera”. 

L'EDIZIONE 2018 - "Chi si ferma è perduto”. Questo celebre detto ben addice a Macfrut che già muove i passi dell’edizione 2018. In programma alla Fiera di Rimini dal 9 all’11 maggiodel prossimo anno, sono tante le novità in cantiere per un appuntamento che ancora una volta interpreta e rappresenta i trend del variegato universo ortofrutticolo, strategica voce dell’agroindustria italiana. La presentazione è avvenuta venrdì mattina in Fiera a Rimini da parte di Renzo Piraccini Presidente di Macfrut, Veronica Bertoldo dell’Assessorato della Regione Veneto, Juan Mesa Zuleta Ambasciatore della Colombia, Enrico Turoni Presidente del Consorzio Cermac, e Paolo Lucchi Sindaco di Cesena.

Queste le linee strategiche che preannunciano una fiera ricca di novità e di contenuti, per espositori e visitatori, con due capisaldi della manifestazione ulteriormente potenziati: internazionalizzazione e innovazione. L’emblema della 35esima edizione sarà il Radicchio, da prodotto povero a simbolo d’eccellenza del made in Italy. La parabola di questo prodotto orticolo bene esemplifica il termine rinascita: alcuni anni fa tanto si caratterizzava per la bassa qualità e la poca considerazione, quanto oggi viene sposato da consumatori e alta gastronomia.

La Regione partner sarà il Veneto, da sempre una dei cardini del sistema ortofrutticolo italiano con oltre 9800 ettari di ortive in piena aria e 20mila ettari di fruttiferi. A testimoniare che l’internazionalizzazione rimane uno dei punti chiave della rassegna, il Paese partner sarà la Colombia. Sono tante le opportunità di business con lo Stato Sudamericano a seguito del processo di pace avviato nei mesi passati. La Colombia è un grande importatore di frutta, 350mila tonnellate annue, di cui 100mila tonnellate di mele che provengono anche dall'Europa e dall'Italia. Buone prospettive anche per il kiwi. La Colombia è anche un grande produttore di ortofrutta, circa 9 milioni di tonnellate annue, di cui 1,8 milioni esportate, gran parte delle quali sono banane, ma crescono altre tipologie di frutta tropicale come l’avocado.

Grande novità sarà rappresentata dal Tropical Fruit Congress, un Forum, che potrebbe diventare un evento annuale, dedicato alla frutta tropicale, segmento che sempre maggiore favore sta incontrando tra i consumatori (+2,1% lo scorso anno i consumi italiani). Dove e quando si produce, come si trasporta, come si conserva, come si vende, come si consuma. Insomma un focus a 360 gradi sulla frutta tropicale, poco conosciuta non solo dai consumatori ma anche dai buyers e dai gestori di punti vendita.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Macfrut si chiude coi segni positivi: in crescita i visitatori, specialmente gli esteri

CesenaToday è in caricamento