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Economia

Lavoro stagionale nel cesenate: le associazioni di categoria siglano l'accordo. Le novità

L'accordo non ha una scadenza temporale ed è già operativo. A potere fruire e della stagionalità sono tutte le imprese artigiane e non artigiane, con alcune eccezioni

È stato siglato il 3 luglio  l'accordo quadro per la regolamentazione del lavoro stagionale da Confartigianato regionale e dalle altre federazioni regionali dell'artigianato con i sindacati confederali e di categoria, con benefiche ricadute nel territorio cesenate e romagnolo,  ad alta valenza turistica, dove la stagionalità del lavoro riveste un peso preminente.

“Si tratta di un contratto stagionale che sfugge alla maglie costrittive del Decreto dignità – osserva il vicesegretario confartigianato Cesena Giampiero Placuzzi -  con un'ampia deroga, che favorisce flessibilità del lavoro per le nostre aziende, richiesta a più riprese avanzata da Confartigianato. L'accordo non ha una scadenza temporale ed è già operativo. A potere fruire e della stagionalità sono tutte le imprese artigiane e non artigiane, con alcune eccezioni, in ogni caso il perimetro della "stagionalità" è molto ampio e consente di soddisfare le esigenze di molte aziende.

Non vi sono limiti di durata annuale del contratto stagionale, il quale può essere frazionato in più rapporti durante l'anno, salvo non superare i sei mesi complessivi nell'anno, perché altrimenti si perde il concetto di stagionalità: in definitiva un'ottima opportunità per le nostre imprese"

“Il lavoro non si crea per decreto – aggiunge il Gruppo di Presidenza di Confartigianato Cesena -, e i provvedimenti per l’occupazione debbono intrecciarsi con misure  per rilanciare l’economia e incentivare i consumi. Confartigianato ritiene  che le politiche del lavoro vadano riorientate verso l’impresa diffusa e i sistemi dell’artigianato e del terziario di mercato, sistemi che impiegano la maggioranza degli  occupati.  A tale proposito, la ripresa dell’occupazione e l’incremento della produttività, non possono prescindere dalla flessibilità degli orari di lavoro e dalla possibilità per le imprese di ricorrere a tutte le forme contrattuali disponibili. Queste esigenze di flessibilità  sono particolarmente sentite dalle imprese dell’artigianato e del terziario di mercato, che necessitano di strumenti contrattuali in grado di far fronte alla produzione nei picchi di attività e l'accordo quadro per la regolamentazione del lavoro stagionale sottoscritto il 3 luglio va in  questa positiva direzione”.

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