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"Lavanderie artigianali sostenibili e aperte al cambiamento, ma serve maggiore consapevolezza"

La transizione energetica è solo una parte del processo volto al conseguimento di una sostenibilità che consenta alle future generazioni di poter disporre ancora di risorse per il proprio sostentamento

La sostenibilità è diventata una preoccupazione sempre più pressante per la maggior parte dei consumatori, anche se ancora oggi non è pienamente chiara la definizione di sostenibilità. Molti, infatti, ritengono che il termine sostenibilità sia legato esclusivamente al tema della transizione energetica. In realtà la transizione energetica è solo una parte del processo volto al conseguimento di una sostenibilità che consenta alle future generazioni di poter disporre ancora di risorse per il proprio sostentamento. 

“La maggior parte delle lavanderie artigiane da tempo sta cercando di ridurre l’impatto ambientale dei loro prodotti - afferma Andrea Bianconcini, presidente del mestiere delle tintolavanderie di Cna Servizi alla Comunità Forlì-Cesena -. Ciò significa che le aziende stanno cercando di utilizzare detergenti ecologici e tecnologie avanzate a basse emissioni di carbonio per una maggiore produttività con ridotti consumi energetici e di carichi di lavoro, consentendo di limitare nel tempo i rischi di infortunio e di malattie professionali. Inoltre, si lavora per ridurre l’uso di acqua ed utilizzare ingredienti più biodegradabili e meno tossici".  

"Se da una parte abbiamo lo sviluppo e l’innovazione delle lavanderie, dall’altra però bisogna avere più consumatori consapevoli, che prediligano l’acquisto di capi di abbigliamento di maggiore qualità, in modo che durino nel tempo così da limitare il numero di capi ed accessori prodotti - continua Bianconcini -. La costante manutenzione dei capi di abbigliamento consente di prolungare il ciclo di vita degli stessi e chi se non meglio delle lavanderie artigiane è in grado di farlo con altrettanta professionalità. Tutti abbiamo in casa una lavatrice, ed è proprio questa diffusione che rischia di generare un aumento notevole dei consumi di acqua, energia e spreco di prodotti chimici utilizzati eccessivamente e spesso anche inconsapevolmente a danno dell’ambiente". 

"I temi della sostenibilità e dell’economia circolare non possono più aspettare di essere lasciati ai margini delle scelte economiche sociali, occorre intraprendere un percorso consapevole a beneficio delle future generazioni - ricorda Bianconcini -. Proprio per queste necessità nasce Cna Green, un progetto che offre soluzioni per la transizione ecologica delle piccole e medie imprese, tra cui la diagnosi energetica per i piani di efficientamento, sviluppo di comunità energetiche, riutilizzo delle materie prime, formazione sul tema dell’economia circolare e tanto altro".  Per maggiori informazioni è possibile visiate il sito all’indirizzo www.cnafc.it/cna_green 

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