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Economia Gatteo

Il decano degli albergatori: "Estate positiva, ma tariffe al ribasso e bollette 'impazzite'. Allungare la stagione"

“Pur ribadendo che la stagione turistica che si avvia a concludere ci auguriamo con una buona coda settembrina è stata innegabilmente favorevole vanno fatte alcune considerazioni sulle dinamiche del settore ricettivo"

“La stagione turistica è stata positiva, grazie anche al favore del meteo, con buone presenze negli alberghi della nostra riviera e nel settore della ristorazione, ma alcuni nodi strutturali debbono essere sciolti per rilanciare il turismo marittimo”. Lo sostiene il decano degli albergatori di Gatteo Mare, da poco in pensione, Egisto Dall’Ara, membro di giunta di Confcommercio cesenate, presidente di Confcommercio Gatteo e profondo conoscitore del settore e delle dinamiche turistiche.

“Pur ribadendo che la stagione turistica che si avvia a concludere ci auguriamo con una buona coda settembrina è stata innegabilmente favorevole - afferma Dall’Area - vanno fatte alcune considerazioni sulle dinamiche del settore ricettivo: nel nostro territorio molti alberghi non hanno adeguato i prezzi a sufficienza, mantenendo una politica tariffaria al ribasso, e adesso si ritroveranno a dover fare i conti con le bollette impennate di gas e energia elettrica, nonché con le retribuzioni dei dipendenti e non potendo quindi destinare introiti alla necessaria riqualificazione aziendale. Non si tratta di valutazioni che riguardano soltanto la singola azienda, ma il discorso si allarga al sistema territoriale: centri turistici con un sistema ricettivo che puntano al ribasso dei prezzi rischiano di essere dequalificati”. “Un’altra osservazione riguarda il fatto che il settore commerciale nelle località della riviera cesenate - aggiunge Dall’Ara - continuano a soffriree molti negozi sono in grave difficoltà anche perché i turisti scelgono in molti casi la formula dell’all inclusive in hotel e non si accollano spese extra limitando al minimo i consumi. La gamma merceologica più in difficoltà è quella del tessile abbigliamento. A questa situazione d’altro canto si deve far fronte non abbassando la qualità, ma al contrario alzando l’asticella del livello commerciale”.

“Un altro problema evidente è quello della stagione accorciata - prosegue Dall’Ara.— Tre mesi non sono sufficienti per garantire ossigeno e redditività al settore e all’indotto e occorrerebbe che almeno la stagione si allungasse a cinque mesi, seon di più, e in questo senso una rinnovata battaglia per l’apertura delle scuole a fine settembre nella nostra Regione in cui il turismo ha un peso così rilevante dovrebbe essere condotta con compattezza da parte di tutti gli attori economici, sociali ed istituzionali. Inoltre bisogna puntare su manifestazioni a tema per rendere più attrattivi i nostri territori marittimi anche nei periodo di cosiddetta bassa stagione. Altro aspetto cruciale: interventi strutturali debbono essere adottati per far fronte all’emergenza del reperimento di manodopera specializzata nelle imprese turistiche, che quest’anno si è manifestata con ancora maggiore gravità e che deve essere affrontata con strumenti e politiche idonei”

“Fondamentale, infine - conclude il presidente dall’Ara - è aprire sin da subito il confronto tra le imprese attraverso i loro corpi intermedi e le istituzioni locali, regionali e nazionali per mettere in cantiere la prossima stagione turistica affrontando e provando a risolvere le criticità”.

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