Saldi cesenati a buon rtimo, Confcommercio: "Ma il commercio online fa concorrenza"

Spesa di 330 euro mediamente a famiglia e di 145 a persona. E' la stima dell'osservatorio Confcommercio cesenate sulla spesa nei saldi in corso di svolgimento nel cesenate. "E' buono l'afflusso nei primi dieci giorni, stando al responso di un campione di 50 imprese intervistate - viene evidenziato il direttore Confcommercio cesenate Giorgio Piastra -. L'onda lunga dello shopping natalizio ha funto da trait d'union".

Dall'intervista emerge che la percentuale di italiani che faranno acquisti oscilla attorno al 65%  A comprare saranno più le donne che gli uomini (il 67,9% contro il 55,4%). Gli uomini preferiscono recarsi nei  negozi abituali al contrario delle donne più disposte a  cercare il prezzo "più conveniente" presso altri negozi. Alta anche la percentuale degli acquisti online (15%), canale preferito soprattutto nelle regioni del Nord Italia. Ad essere acquistati in saldo saranno soprattutto capi di abbigliamento. calzature, sciarpe e guanti, biancheria intima.

"Cesena e il comprensorio sono commercialmente, sotto il profilo della qualità, un'ottima piazza - rimarca Piastra -. Qui nei saldi si continua a dare molta importanza alla qualità, sebbene il fattore prezzo influisca sempre sull'acquisto di un determinato prodotto. Quindi se da un lato si cerca la qualità, dall'altro chi acquista non è disposto a superare il budget stabilito. In aumento è comunque  la percentuale che attende il periodo dei saldi per acquistare i prodotti griffati.  Il concorrente più temuto dalle imprese al commercio al dettaglio è il canale online, che supera la grande distribuzione. Circa il 60% delle imprese del commercio al dettaglio, infine, è contraria alla liberalizzazione totale dei saldi".