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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Abolite le quote latte, la Centrale di Cesena preoccupata: "Punteremo sempre sulla qualità"

Si è svolta recentemente nella sede della Cooperativa di Martorano di Cesena, l’assemblea sociale per l’approvazione del bilancio 2014 e l’elezione del nuovo Cda e del collegio sindacale. Nel corso della riunione della cooperativa di Martorano

Si è svolta recentemente nella sede della Cooperativa di Martorano di Cesena, l’assemblea sociale per l’approvazione del bilancio 2014 e l’elezione del nuovo Cda e del collegio sindacale. Nel corso della riunione della cooperativa di Martorano, l'unica realtà latteario-casearia ancora autonoma in Emilia-Romagna, è stata esaminata con preoccupazione la recente eliminazione delle quote latte da parte dell'Unione europea a partire dallo scorso 1 aprile e gli effetti che questo potrà avere.

L'assemblea ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto lo scorso anno, e ha nominato i nuovi componenti del cda per il triennio 2015-2018, che erano già consiglieri nel precedente mandato, e precisamente Renzo Bagnolini, Vittorio Lasi, Terzo Gessaroli, Ezio Giovannetti, Lorenzo Scalabrin. Sii è riunito anhe  il Cda della Centrale del latte di Cesena per l’elezione del presidente e vicepresidente, che ha confermato all’unanimità la presidenza uscente per il triennio 2015-2018, ovvero come presidente Renzo Bagnolini e come vice presidente Vittorio Lasi.Il presidente neoeletto ha ribadito la determinazione nel proseguire la politica adottata dalla cooperativa negli ultimi anni, che si è dimostrata vincente e apprezzata dai consumatori e preoccupazione per la recente abolizione delle quote latte.

“Con l’abolizione delle quote latte - spiega il presidente Bagnolini -  l'Unione europea cancella oltre trent'anni di regole di produzione in Europa per tutto il settore, con il crollo delle quotazioni del latte che a distanza di un mese si è già verificata come previsto, con l’incremento delle produzioni soprattutto in alcuni Paesi europei”. “Il latte italiano è in difficoltà – prosegue Bagnolini -. Molte aziende zootecniche nazionali sono a rischio di chiusura per l’arrivo di latte europeo a prezzi di mercato di circa 30 centesimi al litro, a fronte di quotazioni del latte italiano di circa 35 centesimi a litro, che sono al di sotto dei costi di produzione. La nostra cooperativa, essendo in un territorio non vocato alla produzione di latte, non riuscirebbe a sostenere adeguatamente le stalle dei propri soci con questi prezzi, in quanto i loro costi di produzione sono ancora più elevati rispetto alla media italiana.

La Centrale del Latte di Cesena, per far fronte a questa situazione di mercato, continuerà con determinazione a percorrere la strada intrapresa del Km zero e della trasparenza per il consumatore finale, utilizzando solo latte romagnolo dei propri soci, apponendo sulle confezioni di latte e formaggi la reale provincia di provenienza del latte, con una tracciabilità giornaliera fino alla stalla di origine consultabile nel nostro sito. La speranza è che questo sforzo venga recepito dai consumatori, riuscendo così a far sopravvivere i nostri soci e la cooperativa, che dà lavoro complessivamente a circa 80 famiglie del territorio e distribuisce capillarmente tutti i giorni i propri prodotti con una ventina di automezzi di proprietà in tutta la Romagna, a testimonianza del km zero”.

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