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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Borghi

Tariffa Puntuale a Borghi: la sperimentazione proseguirà fino al 31 dicembre 2023

La nuova tariffa corrispettiva puntuale del servizio rifiuti, partita in via sperimentale il 1° gennaio e basata sulla produzione dei rifiuti indifferenziati per incentivare sempre di più la differenziazione delle frazioni recuperabili, entrerà a regime solo dal 2024

La Tariffa Corrispettiva Puntuale (Tcp) sui rifiuti, in vigore sul territorio comunale di Borghi dal 1° gennaio 2023, continuerà ad essere sperimentale fino alla fine dell’anno (31 dicembre 2023), quindi gli utenti (famiglie e imprese) non pagheranno gli eventuali svuotamenti dei rifiuti indifferenziati eccedenti il numero minimo già compreso nella bolletta.

I rifiuti indifferenziati continueranno ad essere misurati e ai cittadini viene richiesto di continuare a separare correttamente i propri rifiuti e di esporre i contenitori del rifiuto indifferenziato solo quando sono pieni, così da garantire una sempre migliore differenziazione dei rifiuti.

“Abbiamo comunicato ad Hera l’opportunità di proseguire fino al 31 dicembre con l’attuale sistema sperimentale della Tariffa Corrispettiva Puntuale, che non addebita agli utenti i conferimenti di rifiuti indifferenziati che superino il numero minimo assegnato– precisa il sindaco Silverio Zabberoni – per far fronte in particolare alla situazione emergenziale a seguito dell’alluvione”.

Questo ulteriore periodo di sperimentazione consentirà agli utenti di familiarizzare con la nuova Tariffa Corrispettiva Puntuale (Tcp), che prevede tariffe-base inferiori rispetto alla vecchia tassa Tari, ma, dal 2024, con possibili costi aggiuntivi per chi produce e conferisce rifiuti indifferenziati in eccesso, secondo il principio “chi più inquina, più paga”. Si tratta di una tariffa più equa e proporzionata dell’attuale Tari, e di una misura orientata a una maggiore equità, che responsabilizza i cittadini e permette di raggiungere risultati ambientali significativi in termini di raccolta differenziata e di riduzione dei rifiuti. L’importo da pagare infatti sarà calcolato non più solo in base alla superficie dell’immobile, alla categoria di attività svolta (per le utenze non domestiche) e al numero di componenti della famiglia (per le utenze domestiche), ma terrà conto anche della quantità di rifiuto indifferenziato effettivamente conferito dalla singola utenza.

Come è composta la tariffa puntuale

La tariffa puntuale è composta da tre voci, oltre ad una eventuale aggiuntiva (applicata solo dal 2024).

La prima è la Quota Fissa che copre il costo dei servizi indivisibili. Per tutte le utenze si calcola in base alla superficie dell’immobile.

La seconda voce è la Quota Variabile Normalizzata che copre i costi della raccolta differenziata. Per le famiglie si calcola in base al numero di componenti del nucleo familiare, per le attività non domestiche in base alla superficie dell’immobile.

La terza voce è la Quota Variabile di Base che è calcolata sul quantitativo minimo annuo di rifiuti indifferenziati associati a ciascuna utenza (in litri): per le famiglie i litri minimi sono legati al numero dei componenti del nucleo familiare. Per le attività non domestiche i litri minimi sono legati alla volumetria assegnata (volume del contenitore a disposizione per il rifiuto indifferenziato o capacità della calotta).

Se si rispetteranno i litri minimi assegnati, la bolletta riporterà quindi solo la Quota Fissa, la Quota Variabile Normalizzata e la Quota Variabile di Base. Se invece saranno conferiti rifiuti indifferenziati oltre i litri minimi previsti nella quota base, questi saranno soggetti all’applicazione di una Quota Variabile Aggiuntiva (solo dal 2024).

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