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Cronaca

Tante case per il volontariato: la mappa dell’uso dei locali dei quartieri

"Abbiamo la fortuna - sottolineano il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore alle Politiche per il Benessere dei cittadini Simona Benedetti - di vivere in una realtà che si contraddistingue per la presenza vivace e diffusa di numerosissimi volontari"

Una ventina le strutture di proprietà comunale esclusivamente dedicate alle attività del volontariato, mentre tocca quota 169 il numero delle associazioni che fanno base nelle sedi di quartiere o comunque in locali messi a disposizione dal Comune, con un giro di accessi che sfiora le 22mila unità. E’ stretto e fecondo il rapporto fra l’Amministrazione comunale e il vasto arcipelago dell’associazionismo cesenate, e questi numeri ne sono l’indicatore più esplicito.

“Abbiamo la fortuna – sottolineano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore alle Politiche per il Benessere dei cittadini Simona Benedetti - di vivere in una realtà che si contraddistingue per la presenza vivace e diffusa di numerosissimi volontari, impegnati negli ambiti di azione più svariati, dalla solidarietà alla cultura, allo sport, e sappiamo bene che tanti progetti sono stati realizzati grazie al loro prezioso apporto. Si tratta di una situazione talmente consolidata da apparire quasi scontata, ma in realtà non è così. Da un lato, certo, c’è la disponibilità e la generosità di moltissime persone che scelgono di mettere  a disposizione il loro tempo e le loro energie per svolgere iniziative grandi e piccole al servizio degli altri; ma dall’altro, l’Amministrazione comunale da tempo ha deciso di puntare su questa straordinaria risorsa, che contribuisce a rendere più robusto e coeso il tessuto sociale della nostra comunità, compiendo scelte specifiche per sostenerne l’attività. Sicuramente, avere uno spazio in cui incontrarsi e lavorare è una delle esigenze più sentite e su questo versante il Comune si è  attivato da tempo, anche in collaborazione con i quartieri, per dare risposte utili. Il risultato è che, oggi, 169 associazioni hanno ‘trovato casa’ nelle sedi dei quartieri o in altri locali di proprietà comunale, mentre ci sono 18 strutture interamente destinate ad ospitare attività di volontariato. Un panorama che a breve si arricchirà ulteriormente: sono, infatti, terminati i lavori di ristrutturazione dell’ex scuola elementare di Macerone e  già nelle prossime settimane vi entreranno le associazioni assegnatarie,  trasformandola così in una vera e propria casa del volontariato. E in prospettiva una formula simile potrà essere proposta nello stabile di Ponte Abbadesse lasciato libero dal supermercato: il progetto è in dirittura d'arrivo ed ora si tratta di farlo partire, compatibilmente con i limiti di spesa e i noti vincoli a cui il Comune è assoggettato. Ma per quanto ci riguarda, faremo il possibile per andare velocemente alla sua realizzazione”.

Ecco qualche dato che fotografa l’utilizzo degli immobili comunali disseminati nelle varie zone della città da parte delle associazioni: non c’è, infatti, un quartiere che non sia frequentato da volontari. La parte del leone la fa, prevedibilmente, il quartiere Centro Urbano, nel cui territorio ricade il complesso dell’ex Comandini, in gran parte dedicato proprio alle attività del volontariato. Affidato alla gestione dell’Auser, la struttura ospita al suo interno  il Circolo Primavera 3 e la bottega permanente del teatro di Franco Mescolini e, soprattutto, accoglie moltissime iniziative di associazioni e privati. In tutto sono 67 i gruppi che fanno riferimento a questi spazi, favoriti anche dalla presenza della sede del Coordinamento del Volontariato che con Assiprov offre anche una serie di servizi al mondo del volontariato.

Al secondo posto, in questa speciale classifica, il quartiere Cesuola, che nei suoi locali ospita ben 18 associazioni, con la partecipazione di un migliaio di persone. Quindici, invece,  le associazioni  che fanno riferimento agi spazi messi a disposizione dal quartiere Dismano con oltrer 2000 accessi, 12 a quelli dell’Oltresavio con 1587 accessi, 10 a quelli del quartiere Al Mare con 1950 accessi. A seguire tutti gli altri quartieri con una media 6/8 associazioni ospitate. Se  si esclude la particolare concentrazione dell’ex Comandini (che ovviamente è frequentato da migliaia di persone) il record di accessi spetta al quartiere Rubicone, che con ‘sole’ tre associazioni (Ass. Line.Out, Ass. Nuova Case Castagnoli Sport, Scuola Jazz Cesena), registra ben 3363 accessi.

Da sottolineare, poi, l’estrema varietà delle attività svolte dalle varie associazioni: dal canto corale alla danza, dal teatro amatoriale al merletto, dalla musica all’astronomia, dalle belle arti allo sport; ci sono gruppi cinofili, gruppi naturalistici, sodalizi che raccolgono appassionati di storia, senza dimenticare le associazioni che operano in ambito sociale, come quelle che si occupano degli alcolisti e delle loro famiglie, oppure offrono sostegno e informazioni a chi è colpito da una particolare malattia, o ancora, si propongono come punto di riferimento per gli anziani o per i bambini. A completare il quadro di questa grande partecipazione, ci sono le strutture di proprietà comunale che i Servizi Sociali hanno affidato al Terzo Settore e che, spesso, sono diventate sede di attività a sostegno delle persone in difficoltà e al servizio della comunità.

Accanto ai già menzionati spazi dell’ex Comandini, ricordiamo la struttura nel quartiere Oltresavio affidata al Centro di Aiuto alla Vita e utilizzata per ospitare famiglie in condizioni di indigenza temporanea e grave emergenza abitativa nell'ambito di progetti di sostegno gestiti in stretta collaborazione tra Centro e Servizi Sociali. Analoga collaborazione fra i Servizi Sociali e la Coop. Sociale Grazia e Pace per la gestione di uno spazio, sempre nel quartiere Oltresavio, utilizzato per ospitare donne sole anche con figli che si trovano temporaneamente in condizioni di indigenza e grave emergenza abitativa. Destinata all’accoglienza per famiglie in condizioni di indigenza temporanea nell'ambito di progetti di sostegno gestiti in autonomia anche una struttura affidata alla Parrocchia di Sorrivoli,

Due le strutture (nell’Oltresavio e nel Cervese Sud) assegnate all’attività dell’Anglad, associazione in prima linea nel sostegno delle famiglie con persone che fanno uso di sostanze stupefacenti. Non va, infine, dimenticata la fitta rete di centri sociali rivolti agli anziani, come quelli gestiti dalle associazioni Vivere il tempo e Hobby 3 Età, nel quartiere Oltresavio, quello della Croce Bianca e il Primavera 3 nel centro urbano, e quelli presenti nei quartieri Valle Savio e Cervese Sud, che sono diventati punto di riferimento quotidiano per tanti anziani e che ospitano varie iniziative volte a promuovere occasioni di socializzazione e aggregazione.

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