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Cronaca

Possibile: "Gestione dei rifiuti, andare a gara è una scelta politica vecchia"

“Tutto già deciso è gara irreversibile?  Per noi dovrebbero essere i cittadini interessati a decidere (anche quelli dei comuni forlivesi dove si trovano gli inceneritori), magari promuovendo un "referendum consultivo"

“Decidano i cittadini sulle future modalità di gestione dei rifiuti”: è quanto chiede Possibile Cesena.
Con il via libera da parte di ATERSIR  (l'Agenzia Territoriale dell'Emilia Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti) sono partite le procedure che porteranno alla pubblicazione di un bando di gara europeo per l’affidamento del nuovo servizio di gestione dei rifiuti, per i prossimi 15 anni, in 34 Comuni romagnoli (quelli dell’Unione Valle Savio, con a capo Cesena, dell’Unione Rubicone-Mare e infine tutti i Comuni della Provincia di Ravenna.

Lamenta Possibile: “Si parla tanto di Area Vasta, di Provinciona, di Città Meteopolitana (che è la strada che a noi piace di più e che riteniamo la più "romagnola") e poi ognuno si fa gli affari suoi?
Bando di gara che arriva con troppi anni di ritardo, ma in questi anni cosa è cambiato? A Cesena è stata chiusa la "Discarica di Rio della Busca", una lotta che ci ha visto e ci vede tutt'ora in prima fila, è stata approvata una nuova Legge Regionale sui rifiuti, tutto il rifiuto indifferenziato viene conferito all'inceneritore di Forlì e i Comuni del forlivese virtuosamente stanno costituendo una società in house (gestione diretta) dei rifiuti, apprezzata anche dal Ministro dell'Ambiente nei giorni scorsi in visita in città. Cambiamenti che non è possibile ignorare”.

Ed ancora: “Qualità e equità sono le parole "ammalianti" che ha usato la nostra amministrazione per presentare la gara. In realtà quando si parla di rifiuti, di grandi interessi economici e di un bacino di oltre 600.000 romagnoli (senza scordare le potenzialità turistiche in particolare della costa) le belle parole non bastano e servirebbe maggiore chiarezza.  A cosa, come e a chi si riferirà la gara? Cambiare tutto (con troppo ritardo) per non cambiare nulla? Sono domande semplici ma fondamentali. Secondo noi non bastano le belle parole, ma servono comportamenti virtuosi, salvaguardia dei cittadini (che meritano sicuramente un servizio migliore e di qualità, oggi anche molto ben pagato), tutela del territorio (in particolare le discariche che rimarranno per sempre ferite aperte anche quando definitivamente chiuse e dismesse) e dell'ambiente (soprattutto l'aria che respiriamo e riuscire a ridurre o spegnere gli inceneritori)”.

“Qualche giorno fa abbiamo letto i primi risultati sul biomonitoraggio "Difendiamo l'ambiente con le unghie", fatto dall'Associazione medici per l'Ambiente di Forlì e sostenuto dal "Tavolo delle Associazioni Ambientaliste" e dai "Comitati di quartiere", che hanno rilevato la presenza di metalli pesanti nelle unghie dei bambini, quando non dovrebbe essercene traccia. Lo studio portato avanti sulle unghie di 263 bambini residenti in diverse zone della città, di età compresa fra i 6 e 9 anni, ha dato esito positivo alla presenza seppur modesta di questi metalli che non dovrebbero esserci. Sicuramente un motivo di preoccupazione seppur su dati provvisori (ma da non ignorare). Per tutte queste ragioni riteniamo che oggi la gara sia una scelta politica vecchia. Che la strada più coraggiosa sarebbe quella di seguire i comuni forlivesi nella realizzazione di una gestione "in house" più romagnola possibile”.
 
“Tutto già deciso è gara irreversibile?  Per noi dovrebbero essere i cittadini interessati a decidere (anche quelli dei comuni forlivesi dove si trovano gli inceneritori), magari promuovendo un "referendum consultivo". In molti comuni importanti, come Cesena, tra poco più di un anno si andrà ad elezioni amministrative (e prima si andrà ad elezioni nazionali), noi chiediamo ai partiti, ai movimenti e alle associazioni, di schierarsi sui rifiuti e sull'ambiente e presentarsi in maniera chiara e netta ai cittadini. La gara deciderà la sorte dei rifiuti per i prossimi 15 anni, chiediamo ai partiti (in particolare al Partito Democratico, in evidente crisi) che amministrano i Comuni e le Province interessate di fare un passo indietro, il nostro territorio merita una gestione rifiuti importante, la gestione esterna l'abbiamo già vista, è ora di fare di più e meglio”.

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