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Il panettone artigianale spopola: "Voglia di consolarsi". Quest'anno in formato mini per chi non farà cenoni

Lo possiamo trovare al pistacchio, ai fichi e noci, all'amarena, al cioccolato bianco o nero, oppure tradizionale con canditi e uvetta e, per i più sofisticati, quest'anno c'è anche all'acqua di mare

Lo possiamo trovare al pistacchio, ai fichi e noci, all'amarena, al cioccolato bianco o nero, oppure tradizionale con canditi e uvetta e, per i più sofisticati, quest'anno c'è anche all'acqua di mare con un impasto leggermente sapido e pesca candita oppure alla cannella e mela per ricordare l'atmosfera dei Paesi del nord. A chi piace cambiare ce n'è veramente per tutti i gusti ma, quest'anno, sembra che un filo rosso unisca tutti i panettoni artigianali, ovvero che si vendono da soli.  Sarà per compensare le restrizioni del Covid o perché la qualità ha vinto sulla quantità, ma i cesenati, in questo strano 2020, si sono voluti trattare bene e, in queste settimane, snobbando un po' i prodotti industriali, si sono riversati sull'acquisto di panettoni freschi e personalizzati, investendo qualche soldo in più ma alla fine premiando anche le fatiche di pasticcerie e forni locali. In molti l'hanno scelto anche come regalo, facendolo recapitare ad amici e parenti come strenna di Natale.

"Quest'anno le vendite sono andate molto bene - confermano dalla pasticceria Fagioli, in viale Bovio - Può essere anche che la gente abbia voluto consolarsi un po' con un buon panettone. Da noi, praticamente, sono rimasti solo quelli tradizionali. Sono andati molto bene anche i semifreddi a tema natalizio. Avevamo fatto le candele, intime e riflessive adatte al periodo che stiamo vivendo, poi il cappello di Babbo Natale, gli alberi natalizi e gli igloo con i pinguini, che sono andati fortissimo. I semifreddi si mettono in frigo fino al giorno di Natale e poi si tirano fuori due ore prima. Per quanto riguarda i panettoni sono andati molto bene quelli con frutti di bosco e zenzero o con mascarpone e frutti di bosco".

Stesso discorso per la pasticceria Claudio che si trova in via Viareggio. "Da quante richieste abbiamo avuto di panettoni tradizionali o personalizzati non siamo riusciti a fare i panettoni vegani  - spiegano dalla pasticceria - Il nostro cavallo di battaglia è come sempre il panettone al pistacchio che si vende benissimo, ma è andato bene anche il gocciolato, con gocce di cioccolato, o quello con scorzette d'arancio e uvetta. Ne stiamo sfornando ancora. In più nei giorni a ridosso del Natale lo farciamo anche con crema chantilly o cioccolata. E' una vera goloseria".

Anche la pasticceria Olivi ha lavorato moltissimo, soprattutto con le aziende, realizzando cesti particolari con panettoni personalizzati. La scelta è ricaduta sulle gocce dicioccolato, sul classico con uvetta e canditi, e sul panettone alla cannella e mela che ricorda gli aromi tipici dei Paesi del nord, terre di Babbo Natale.

Ad amare le variazioni sul tema è Roberto Leoni della Gelateria Leoni che quest'anno ha creato alcuni prodotti nuovi. "Il must del momento è Amare, il panettone all'acqua di mare, con una giusta sapidità, e all'interno pezzetti di pesca candita preparata da noi quest'estate - spiega Leoni - L'abbiamo realizzato in serie limitata ed è già finito. Un'altra novità è il panettone col gelato che, prima di mangiarlo, va messo in forno per 10 minuti. E' una versione rivisitata del panettone col gelato. Se prima tenendolo solo in frigo non si riusciva a gustare la bontà dell'impasto che restava duro e gelido, ora, avendo creato un nucleo di gelato diviso dall'impasto da una farcitura golosa, è possibile prima di mangiarlo metterlo in forno senza creare problemi al gelato. La farcitura si può scegliere tra pistacchio, gianduia e nocciola, mentre all'interno si possono mettere due gusti a piacere. Il massimo sono mascarpone e cioccolato. Per il resto sono stati stravenduti anche i panettoni al profumo di Sicilia con oli essenziali di mandarino e limoni nell'impasto e farcitura di frutta candita (cedro, arancia e limone), oppure all'uvetta e al rum, il pistacchioso, ai tre cioccolati oppure ai frutti di bosco e cioccolato bianco".

A presentare il pandoro come punto di forza è la pasticceria "Van den Berg" di Mercato Saraceno che lo produce ricoperto di una golosa glassa al pistacchio. Mentre i panettoni sfornati dalla rinomata pasticceria della vallata del Savio sono per lo più classici con frutta semi candita di prima qualità, ricoperti con mandorlato o cioccolato. Le variazioni sono cioccolato e pistacchio. 

Da "Matteo Pasticceria e non solo" in via Canonico Lugaresi si sfornano anche mini panettoni da 250 grammi, ideali per chi - e purtroppo quest'anno sarà più di uno - festeggerà il Natale da solo. Tra le diverse varietà ci sono anche quelli realizzati al pistacchio, con crema di pistacchi e pistacchi interi, glassa di cioccolato bianco e granella di pistacchio, oppure tradizionali con glassa e canditi.  

A Casa Madie, bar che offre anche biscotti e prodotti da forno sfornati nel suo laboratorio, si è scelto di stare sull'alternativo preparando panettoni al cioccolato e ai biscotti cookies oppure al cioccolato bianco e ai frutti di bosco. Prodotti in sintonia con la linea di biscottini di Natale glassati e non da acquistare al bancone.

Alla pasticceria Romagna in via Cervese, dove si possono gustare i bomboloni più buoni di Cesena, i panettoni sono essenzialmente classici, con canditi e uvetta o senza. Il segreto è servirsi di prodotti di prima scelta, unire tanta esperienza e una buona dose di amore per il proprio lavoro. E' un segreto semplice ma che funziona sempre. 

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