Mattarella a Cesena, Lattuca: "Si è preoccupato anche per la Malatestiana. Ferite aperte, ma la città sta ripartendo"
Applausi, sorrisi e tante strette di mano. Scorre via la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Cesena. Una tappa molto significativa, per tastare il polso di una Cesena che appare la prima città che vuole rialzarsi
Applausi, sorrisi e tante strette di mano. Scorre via la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Cesena. Una tappa molto significativa, per tastare il polso di una Cesena che appare la prima città che con più forza vuole rialzarsi dopo questa tremenda alluvione. In meno di un mese è la seconda visita del Capo dello Stato nella nostra città, lo scorso 2 maggio l'occasione era stata l'anteprima del Macfrut.
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A margine della visita del Presidente della Repubblica alla Don Milani, la scuola in zona Ippodromo che è diventata il fulcro della solidarietà cittadina, ha parlato il sindaco Enzo Lattuca, anch'egli più volte applaudito dai presenti.
La calorosa accoglienza dei piccoli studenti
"Esattamente due settimane fa, nella giornata di martedì 16 maggio - le parole del primo cittadino - la nostra città è stata colpita per prima dall’esondazione del fiume Savio, un tragico evento che ha provocato danni alle persone, ad abitazioni e beni. Dopo due settimane la città è ripartita: siamo stati veloci, lo abbiamo fatto insieme per il bene delle famiglie colpite, della nostra comunità e dell’economia del nostro territorio, soprattutto dal punto di vista turistico. La visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ci ha dato ulteriore forza e coraggio. Al Capo dello Stato abbiamo posto le stesse questioni già presentate al Governo e alla Presidente della Commissione europea, relativamente alle ferite da rimarginare e al sostegno concreto da assicurare alle famiglie e alle imprese gravemente danneggiate".
"Il Presidente - ha detto Lattuca - ha voluto rendersi conto in prima persona della devastazione dell'alluvione. Questa è una cosa molto importante, ma ha anche voluto vedere il grande cuore di questa città, e come la comunità ha saputo reagire". Poi ha svelato una curiosità: "Mi ha subito chiesto come sta la nostra Biblioteca Malatestiana che meno di un mese fa aveva visitato con piacere. E si è preoccupato per i ragazzi che in quei tremendi giorni hanno dovuto saltare la scuola. La città si sta riprendendo, ma molte ferite sono ancora aperte", ha concluso il sindaco.
