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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Sarsina

La piccola frazione di Massa di Sarsina celebra la festa del Patrono San Giovanni Battista

"Nella chiesa senza uno stile particolare, piuttosto tozza, predomina il bellissimo pavimento in lastroni, ormai sostituito dovunque", racconta don Daniele Bosi

Domani, domenica 26 giugno alle 17, la piccola frazione di Massa di Sarsina vivrà la festa del Patrono San Giovanni Battista, unica celebrazione dell’anno nell’antica chiesa. "Dopo la messa, la tradizionale agape la quale richiamerà anche gli ex parrocchiani che per l’occasione ritornano al luogo natio. È stata, Massa, una delle prime parrocchie a perdere il parroco residente già nel 1951, quando il giovane don Clemente Matassoni, che era a Massa dal 1948 subito dopo l’ordinazione sacerdotale, venne nominato Padre Spirituale nel Seminario e si traferì di Sarsina, tornando a Massa solo nel fine settimana". Lo racconta don Daniele Bosi.

"Nella chiesa senza uno stile particolare, piuttosto tozza, predomina il bellissimo pavimento in lastroni, ormai sostituito dovunque. Proprio qui è infisso, ai piedi dell’altare, un frammento di cippo funerario in marmo bianco, con iscrizione Q. MVRCIV, del I o II secolo d.C. Una parte di colonna circolare in marmo venato cipollino sostiene l’acquasantiera. Nella canonica, un palazzo signorile con soffitti pitturati, ora purtroppo di proprietà privata, si trovano ancora due camini in pietra serena, uno dei quali porta impresso lo stemma della famiglia Fabbri ed è datato 1459. Chiesa e canonica hanno avuto importanti lavori di restauro nel 1866. Ha una storia che fa invidia, già nel documento del 1127 è ricordato l’importante castello di Massa con la parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista. Nei sec. XVI i castelli di Massa, Casalecchio, Pagno, Bianzano e Segutano sono governati dai conti Bernardini di Massa.  Già feudo antico del Vescovo di Sarsina, viene conquistato da Uguccione della Faggiola, finendo poi ai Conti di Urbino. Fino al 1965 faceva parte del Vicariato di San Martino e l’ordine in cui si invitava alle feste era: Pievano, parroco di Pagno, parroco di Ricolpaio. Negli anni ’80 venne rubata la campana del 1464 e l’altra del 1353, maneggiato i ladri il sostegno, cadde rovinosamente al suolo la prima volta che venne suonata. Ora è al Museo Diocesano, spaccata in 12 pezzi". 

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