L'esponente di Fdi: "Multato dall'Ausl dopo 2 anni per il ritardo nella disdetta della visita medica, ero positivo al covid"

Simone Pascuzzi, esponente sammaurese di Fratelli d'Italia, racconta quella che definisce "una piccola storia triste della burocrazia sanitaria della nostra Regione Emilia Romagna". Una multa dell'Ausl Romagna recapitata dopo due anni.

Pascuzzi spiega i fatti: "Nel lontano Novembre 2021 avevo in programma una visita specialistica all'Ospedale "Infermi" di Rimini. Due giorni prima della visita mi reco per effettuare un tampone molecolare per Covid-19, risultando purtroppo positivo. Era la seconda ondata pandemica dove molte persone in tutta Italia risultavano positive e in quarantena. Inizia quindi l'isolamento. Ho disdetto subito la visita medica tramite il portale del fascicolo elettronico".

Sembra tutto apposto, "peccato che dopo la bellezza di due anni, il sistema informativo dell'Ausl si accorge che la mia disdetta (per giusta causa e in piena ondata pandemica, registrata anche nel fascicolo elettronico) non ricade entro le 48 ore". Il risultato è l'arrivo di una multa di quasi 50 euro dopo due anni.

"La mia fortuna - prosegue Pascuzzi - è aver trovato tutto i documenti che certificano lo stato di positività del tampone e della quarantena, ed effettuerò subito ricorso. Ma la domanda sorge spontanea. Quante persone nella mia stessa situazione e dopo diversi anni sono state costrette a pagare la multa, in quanto sprovvisti dei documenti perché persi. Quante persone invece avranno fatto giustamente ricorso, ma con il risultato di ingolfare il lavoro burocratico ed amministrativo dell'Ausl. Eppure vi è tutta la tecnologia necessaria affinché questi casi non vi siano. Agganciando il sistema informativo delle prenotazioni con l'eventuale fascicolo sanitario. Sicuramente un'utopia per determinati uffici statali, ma sono tecniche informatiche ormai consolidate da decenni ma che ancora oggi sono lontane anni luce da una loro realizzazione in determinati contesti pubblici".