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Cronaca Savignano sul Rubicone

Quando Secondo Casadei faceva due concerti al giorno, la figlia Riccarda: "Si suonava da sera fino a mattina"

Riccarda Casadei, figlia di Secondo, con Casadei Sonora Edizioni Musicali raccoglie e custodisce il prezioso patrimonio artistico del padre, il mitico Strauss della Romagna, principale interprete e protagonista del fenomeno “liscio”

E se Secondo Casadei tornasse in vita ai giorni nostri, sarebbe ugualmente in grado di affermarsi con la sua musica? Bella domanda. Con la sua passione e determinazione, sicuramente, non avrebbe problemi. Era arrivato ad avere 370 date all'anno e, se considerate che in un anno i giorni sono 365, significa che faceva anche due concerti al giorno... Una macchina da guerra. Lo ricorda proprio così Riccarda Casadei, figlia di Secondo, che con Casadei Sonora Edizioni Musicali raccoglie e custodisce il prezioso patrimonio artistico del padre, il mitico Strauss della Romagna, principale interprete e protagonista del fenomeno “liscio”.

L'originale e bizzarra idea di riportare in vita Secondo Casadei ai nostri giorni è stato il fulcro della serie web in quattro puntate dal titolo "Secondo Tempo" realizzata da attori, sceneggiatori e professionisti locali, nata proprio dai racconti e dai ricordi di Riccarda Casadei, per avvicinare gli studenti delle scuole elementari a un pezzo importante della nostra storia.

Nella serie web ci sarà anche lei Riccarda?
Beh, io faccio solo una breve apparizione (mi hanno letteralmente trascinata!). L'attore principale è Francesco Belli, che dà il volto a Secondo Casadei. Ci sarà anche questo fine settimana a "Piadiniamo", qui a Savignano sul Rubicone. Si aggirerà per il centro vestito come lui e consegnerà ai presenti l'invito per la serata di martedì 26 luglio alle 21.30 al Podere Bislacco, (in viale della Resistenza sempre a Savignano) dove verranno fatte vedere le serie web con pop corn per i bambini.

Quando si parla di festa cosa le viene in mente?
Mi vengono in mente le feste di cui mi parlava mio padre, quelle che si svolgevano sui carri agricoli, sulle trebbiatrici dove suonava l'orchestra. Si suonava da sera fino alla mattina. E il babbo mi raccontava sempre che per cena spesso si servivano passatelli, galletto al pomodoro, piadina, erbette . Si ballava, si mangiava e si faceva all'amore. Erano le feste della Romagna contadina.

Lei non ha mai suonato?
Come mio fratello Piero ero stata avviata ad imparare uno strumento, ho suonato il piano per 6 anni ma poi non ero particolarmente portata e mio padre diceva che non bisognava forzare nessuno alla musica. La musica dev'essere un piacere. E per lui era così. A volte quando gli parlavo mi rispondeva con gentilezza ma vedevo che aveva la testa a qualcos'altro, pensava ai versi di una canzone, a una musica da comporre. Era con la testa sempre lì.

I geni li ha ereditati il nipote Raoul, figlio del fratello di Secondo...
Beh sicuramente Raoul è stato bravissimo, però anche lui all'inizio faceva l'insegnante e non è che la sua prima idea fosse quella di suonare. Poi, convinto da Secondo, ha iniziato ed è andata benissimo. Erano molto uniti, si volevano un gran bene e nel periodo in cui hanno collaborato sono nate tante canzoni di grande successo.

Com'è andata la vostra attività col Covid?
E' stata azzerata. Noi come Casadei Sonora Edizioni Musicali viviamo soprattutto di diritti musicali e avendo chiuso le balere non abbiamo avuto entrate. E' stata ed è durissima. Ancora non siamo tornati alla normalità perché molte orchestre, entrate in crisi col Covid, hanno smesso di suonare e quindi ci sono molti meno musicisti e serate. La cosa positiva sono state la vicinanza delle persone e le testimonianze di affetto. Ci hanno fatto veramente piacere e questo non varrà economicamente ma a livello affettivo è stata una gran soddisfazione.

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