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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Il pasticciaccio dell'ex Iat, Spada (Maison Lulù): "Chiederò più tempo al Comune"

Rosetti, intervistato proprio a CesenaToday, aveva rivelato progetti futuri sul locale e addirittura il nome che gli avrebbe assegnato, "Vineria del Popolo". Ora va dall'avvocato

Sta assumendo sempre più i contorni di un pasticciaccio l'assegnazione dei locali Ex-Iat (sotto il portico di Palazzo Albornoz) per realizzare un'attività di piccola ristorazione e degustazione prodotti del territorio. Il 1 dicembre scorso il sindaco Paolo Lucchi aveva sciolto il nodo annunciando che il bando era stato aggiudicato a Simone Rosetti della "Ca' de Bè srl" di Bertinoro e che entro 7-8 mesi piazza del Popolo avrebbe avuto il suo punto di degustazione con annesso corner d'informazione turistica. Rosetti, intervistato proprio a CesenaToday, aveva dimostrato tutta la sua soddisfazione rivelandoci progetti futuri sul locale e addirittura il nome che gli avrebbe assegnato, "Vineria del Popolo". 

Ma due giorni fa è arrivato un cambio di programma, tra l'altro non comunicato a Rosetti che ha appreso le novità dai mezzi di informazione. Il Comune, in poche parole, si è scusato con lui dicendo di aver rifatto i conteggi e valutato bene le richieste per il bando, e, dai nuovi conti, il concorrente che si era piazzato al secondo posto, Lorenzo Spada di Maison Lulù, era diventato il vincitore del bando. Legittima l'arrabbiatura di Simone Rosetti che, ovviamente, ha già annunciato di voler parlare col suo legale per capire se ci sono i margini per avanzare richieste al Comune, soprattutto per quanto riguarda i danni d'immagine a cui è stato sottoposto. Oggi è stato contattato dall'assessore alla Cultura Christian Castorri per avere un incontro, e lui ha risposto che, comunque, prima di incontrare il Comune vuole confrontarsi col suo legale. 

Ma il pasticciaccio, che a questo punto è indubbio sia stato fatto, pare avere origini più lontane. Infatti a Spada, il secondo classificato, l'aggiudicazione del bando non parve chiarissima da subito. Senza dire nulla o fare contestazioni plateali, chiese di poter accedere agli atti relativi all'aggiudicazione del bando e quindi il progetto del vincitore. Lo fece perché non gli parevano chiare alcune cose, come il punteggio basso ricevuto al suo curriculum, che invece è di tutto rispetto. Iscritto alla Camera di Commercio da oltre 11 anni, ha lavorato a Milano, ha gestito locali di successo a Cesena come l'Happy bar e il primo Bar Roma. Tra l'altro sapendo di aver offerto una cifra maggiore anche di affitto, non capiva come fosse stato possibile arrivare secondo. Forse il progetto del primo arrivato era veramente splendido. 

E quindi, dopo che ha fatto richiesta di accesso agli atti, cos'è accaduto Lorenzo Spada?
"Ho aspettato molto più dei 30 giorni previsti. Anzi, devo dire che nemmeno adesso sono riuscito a vedere gli atti, dopo ben sei mesi. Ma in compenso l'altro giorno ho ricevuto un sms dove mi avvisavano che avevo vinto il bando e di andare a firmare il contratto".

Non se l'aspettava?
"E direi proprio di no. Anche perché io, come tutti gli altri partecipanti al bando, dopo aver visto l'esito che aveva avuto, i soldi che avevo a disposizione per investirli in un progetto, li ho dirottati altrove. Ho aperto un locale a Cesenatico che mi sta dando anche soddisfazioni".

Ma si era veramente impegnato per il progetto all'interno dei locali dello Iat?
"Assolutamente sì. L'avevo studiato in modo approfondito. Era un mio sogno fare qualcosa che coinvolgesse la cultura, le aziende locali e il territorio. E tra l'altro lo volevo fare, come avevo sottolineato nel progetto, senza "pestare" i piedi agli altri imprenditori vicini. Anche il discorso dell'affitto più alto che avevo proposto era sempre in una logica di rispetto imprenditoriale. Avevo fatto un giro chiedendo agli imprenditori di piazza del Popolo quanto pagavano di affitto e poi al Comune ho proposto di pagare una cifra congrua con quello che pagavano gli altri, per evitare di approfittare". 

E ora? Cosa farà? 
"Chiederò sicuramente tempo. Eppoi cercherò di mettere insieme nuove sinergie che mi permettano di onorare l'impegno. In caso contrario, secondo me, sarebbe giusto rifare il bando".

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