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Cronaca

Il Consiglio Territoriale della Uila preoccupato per la situazione economica sindacale delle aziende agricole

Carovita e basse retribuzioni, il sindacato invita tutti i lavoratori del settore agroalimentare a scioperare il 24 novembre e a partecipare al corteo che partirà dalla stazione di Cesena per dirigersi  in piazza del Popolo

Si è riunito a Cesena, alla presenza di circa 70 delegate e delegati delle aziende agro-alimentari più rappresentative del territorio cesenate, il Consiglio Territoriale della Uila, l'organismo direttivo del Sindacato agroalimentare della Uil Cesenate, alla presenza del segretario generale della Uila  di Cesena Alessandro Scarponi, del segretario generale della Uil di Cesena Paolo Manzelli e della responsabile del Patronato ITAL Uil Chiara Rossi. Diversi i temi trattati nel corso dl dibattito in particolare si è analizzata la situazione economica sindacale delle varie aziende agricole private, cooperative agricole e avicole e industrie alimentari con diverse preoccupazioni riguardanti le difficoltà a cui le famiglie sono esposte per far quadrare i conti. Infatti va detto che l’occupazione agroalimentare del territorio cesenate essendo per il 90% composta da braccianti agricoli che lavorano a chiamata per raggiungere le fascie occupazionali di 104 e 162 giornate annue ma sono tanti quelli che non raggiungono nemmeno le 100 giornate in un anno.
Parliamo di circa 10.000 addetti solo nel territorio cesenate occupati nei diversi comparti dell’agroalimentare, persone con famiglio a carico, molto delle quali di nazionalità straniera , che faticano ad arrivare alla fine del mese e che possono contare solo sul reddito da lavoro e in parte dalla indennità di disoccupazione agricola.

Le retribuzioni sono basse e solo la contrattazione di primo e secondo livello può incrementare i salari ma le aziende non sono quasi mai disponibili a comprendere che in questo momento storico per le difficoltà sociali dovrebbero fare sforzi maggiori per investire sui propri dipendenti. Purtroppo i tavoli di trattativa per rinnovare i contratti aziendali e provinciali non stanno andando nella direzione auspicata e questo clima crea rabbia e contestazione che non promette nulla di buono. Speriamo che i fattori negativi che hanno segnato questa annata agraria 2023 con le pesanti calamità naturali , compreso l’alluvione del maggio scorso, non riducano le quantità delle produzioni agricole nei prossimi mesi con rischio di minor lavoro agricolo per gli addetti.

Alcuni numeri per far comprendere meglio l’origine delle difficoltà: l’inflazione generale registrata a settembre 2023 ci consegna un + 5,3% rispetto al + 8,1% del 2022 ma va detto che l’inflazione del carrello della spesa a settembre 2023 fa registrare ancora un + 8,1%.
A questo si aggiunge l’andamento delle energetiche che da gennaio 2021 a ottobre 2023 fa registrare un +170,78% per quanto riguarda l’energia elettrica e un + 175%per quanto riguarda il gas. A questi aumenti aggiungiamo anche quello dei carburanti che solo per il gasolio agricolo, per fare un esempio, da gennaio2021 a ottobre 2023 segna un + 54,88%. Insomma le famiglie tutti i giorni devono fare i conti con questa situazione che purtroppo produce una frenata del PIL e dei consumi anche a fronte di una inflazione seppur in lieve rallentamento.

L’occasione del Consiglio territoriale della UILA non poteva non toccare anche i temi caldi sindacali del periodo. Per la UIL le decisioni del Governo in materia di legge di bilancio non vanno nella giusta direzione di rilanciare i redditi da lavoro e le pensioni. "La UILA – chiude Scarponi - invita tutti i lavoratori del settore agroalimentare a scioperare il 24 novembre e a partecipare al corteo che partirà dalla stazione di Cesena per dirigersi  in piazza del Popolo dove ci saranno gli interventi dei sindacalisti con quello ufficiale di Ronzoni vice segretario nazionale della UIL".
 

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