"Il bosco dei bambini non c'è più", delusione e rabbia: una distesa di piante tranciate. Si ipotizza un atto vandalico
"Nel mese di aprile 2021, centoventi bambini e le loro maestre, avevano messo a dimora novanta alberi nel Parco del Cesuola"
Una brutta notizia per bambini e maestre nel Quartiere Cesuola. Venerdì è arrivata la prima segnalazione sul sito “Cesena Segnala” da parte dei cittadini. La notizia è quindi rimbalzata sui social e da qui è arrivata all’attenzione delle maestre, che a loro volta l’hanno diffusa alla rete dei partner. Il bosco messo a dimora dai bambini delle scuole elementari è stato gravemente danneggiato. Le prime indagini fanno prevalere l'ipotesi di un atto vandalico su quello di un errore, visto che gli accertamenti compiuti hanno fatto risultare che nessuna ditta ha operato nell'area.
"Nel mese di aprile 2021, centoventi bambini e le loro maestre, appartenenti a sette classi di due Scuole di Cesena, la Scuola Primaria Don Baronio e la Scuola Primaria Carducci, avevano messo a dimora novanta alberi nel Parco del Cesuola", spiegano.
"Li avevano accompagnati durante il percorso gli educatori di Controvento e gli studenti dell’Università di Bologna, che stavano effettuando il monitoraggio del progetto. L’iniziativa aveva trovato larga eco nella stampa locale ed era frutto di diverse progettualità convergenti". L’iniziativa aveva rappresentato il coronamento di anni d’investimento da parte delle istituzioni e del mondo scolastico e educativo sull’istruzione dei cittadini più giovani in un’ottica di crescita del senso di comunità e di mitigazione degli effetti della crisi climatica e ambientale. Durante l’estate, i bambini e le famiglie del Quartiere e gli educatori di Controvento si erano presi cura del bosco. Alla fine dell’estate più torrida di sempre, i giovani alberi erano tutti vivi".
"Venerdì - viene spiegato con tanto di foto - un gran numero di piante è stato trovato a terra dai cittadini. La scena desolante. Il Quartiere aveva adottato il bosco e lo aveva fatto proprio. Una rete di persone ne controllava regolarmente lo stato. Solo poche settimane fa le classi si erano recate in visita in una bella giornata dedicata all’outdoor education. I bambini avevano lasciato i propri nomi sugli alberi che da ormai un anno, prima a scuola in vaso e poi nel parco dopo la messa a dimora, stavano curando. Lì avevano fatto, insieme alle loro maestre, una bella lezione di botanica e di ecologia all’aperto. Ma, soprattutto, avevano dimostrato a sé stessi la possibilità di essere cittadini attivi e propositivi".
Grande tristezza per "una distesa di piante tranciate e di rifiuti trascinati e disseminati ovunque. Quasi cinquanta alberi – sorbi, salici, noccioli, pruni – risultano morti o danneggiati gravemente. Gli shelter e le canne di bambù, messe a protezione e a sostegno degli stessi, sono stati sminuzzati, trascinati anche molto lontano. Il danno è materiale ed economico, ma soprattutto morale in una scuola e in una città che vorrebbero promuovere competenze cortesi e sostenibilità sociale e ambientale".