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Cronaca

I bambini della "Saffi" da Brodino, a lezione su come tirar la sfoglia secondo tradizione

La scuola dovrebbe insegnare anche a guardare fuori, non solo teste chine sui libri ma anche occhi aperti su quello che accade nella città, magari passando per l'interno di una cucina

La scuola dovrebbe insegnare anche a guardare fuori, non solo teste chine sui libri ma anche occhi aperti su quello che accade nella città, magari passando per l'interno di una cucina.  L'originale idea è stata della scuola Saffi, III circolo didattico, che all'interno del progetto del plesso chiamato "E' quella a cui il Savio bagna il fianco..." ha ideato una passeggiata in città alla scoperta degli artigiani e dei laboratori tradizionali. Tra questi ha inserito anche una visita a un laboratorio gastronomico di qualità com'è Brodino in via Frà Michelino. 

Nel locale, aperto sei mesi fa da Piergiorgio Sacchetti insieme alla mamma Rosanna del ristorante La Cerina, tutte le mattine si fa la sfoglia come Dio comanda, si prepara il brodo come facevano le nonne romagnole (vendendolo ai clienti anche in comode ed eleganti bottiglie da portarsi a casa) e con matterello e lavoro di mani, dopo aver preparato il compenso degli ottimi tortelloni di bietola e verdura, si taglia la sfoglia trasformando un quadrato di pasta in un'opera d'arte, bella e soprattutto gustosa. 

Gli scolari della III G, accompagnati dalla maestra Enrica, sono andati a visitare il laboratorio del buon mangiare e davanti al lavoro delle sfogline sono rimasti incantati a guardare con quale maestria preparano la pasta. Farina, uova e forza di braccia: del resto anche questo è un lavoro della tradizione. Un'operazione che tempo fa le arzdore erano abituate a compiere anche tutti i giorni. mpastavano la piadina o la pasta senza uova. Solo per le feste comandate la pasta diventava gialla e più saporita. Era talmente normale impastare che riuscivano a fare una sfoglia in una manciata di minuti. 

I bambini hanno seguito con grande attenzione il lavoro e poi hanno potuto degustare i buoni piatti preparati: dagli occhi alla bocca è stato un attimo. Il menù? Cappelletti in brodo serviti in un bel bicchiere che permette di bere anche l'ultima goccia, strozzapreti integrali con ragù, e per dolce ciambella con gocce di cioccolata. Un salto nel passato, tra farina, matterelli, simpatia dello staff di Brodino e, soprattutto, un'ottima alternativa (per un giorno) alla mensa scolastica.  

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