Il viaggio nell'Est continua, Paganelli: "Il sequel è stato spinto dal successo, la gente si è affezionata ai tre ragazzi"

Alcuni giorni fa è stato presentato il progetto per il nuovo film "Andando a Est", sequel di "Est - Dittatura last minute", film nato dall'idea dei cesenati Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi e che ha ottenuto molti riconoscimenti in tutto il mondo. Anche in questo caso si tratta di un road movie ambientato nei primi anni Novanta, poco prima che crollasse il muro di Berlino, dove i tre protagonisti (Pago, Bibi e Rice che rappresentano rispettivamente i tre cesenati Paganelli, Boschi e Riceputi) proseguono i loro viaggi nell'Est Europa. Per capire di più abbiamo parlato con Maurizio Paganelli, imprenditore e gestore di varie sale cinematografiche.

Cosa c'è di vero nel nuovo film? Le avventure che vengono raccontate le avete vissute realmente com'è accaduto nel primo film?

Sì. Praticamente dopo l'avventura raccontata in "Est- Dittatura last minute", negli anni successivi abbiamo proseguito con i nostri viaggi. Siamo andati in Polonia, in Bulgaria, in Lituania. Per la sceneggiatura del nuovo film abbiamo messo insieme tutti gli episodi simpatici e particolari che ci sono accaduti in quelle vacanze e poi, visto che non avevamo più una storia così forte come quella raccontata nel primo film, ci siamo ispirati a una storia accaduta veramente riguardante i servizi segreti dell'Est, il Kgb. L'atmosfera e molti episodi raccontati sono quelli che noi, tre ragazzi curiosi e con pochi soldi, abbiamo vissuto veramente nei Paesi dell'Est prima che l'Unione Sovietica si dissolvesse, mentre la trama che sorregge il film è ispirata a un fatto vero ma non accaduto direttamente a noi.

Quando vi è venuta l'idea di fare un sequel?

Mentre portavamo in giro il film nel mondo, dalla Russia all'America, oltre a riscuotere successi e premi, in molti ci chiedevano com'erano finiti i tre ragazzi, come andava avanti la storia. Si erano affezionati ai quei personaggi e così, visto il grande interesse suscitato, abbiamo pensato di dare un seguito. In Italia siamo stati un po' sfortunati perché abbiamo dovuto far uscire il film durante la pandemia, altrimenti perdevamo contributi economici per noi fondamentali. All'estero, invece, il film ha funzionato benissimo e l'abbiamo venduto molto. Ci sono amici che mi hanno raccontato di averlo visto in aereo andando a Dubai perché è stato acquistato anche dalla compagnia Emirates.

Riconfermati regista e attori?

Assolutamente sì. Lodo Guenzi, Matteo Gatta, Jacopo Costantini, saranno sempre i tre cesenati. E il regista sarà sempre Antonio Pisu. Se riusciamo a ottenere qualche buon finanziamento vorremmo ampliare il cast con nomi internazionali. Abbiamo pensato a Matilda De Angelis, Mads Mikkelsen e Bob Odenkirk. Ovviamente la parte più difficile è proprio la preproduzione, che significa cercare finanziamenti. Stiamo partecipando a tutti i bandi, europei, nazionali e regionali. Poi se qualche privato ha voglia di investire bene i suoi soldi, portando in giro per il mondo il suo nome, benvenga, noi siamo felicissimi...

Anche il Comune di Cesena questa volta ci mette del suo...

Ci ha dato il patrocinio e siamo molto contenti che l'assessore alla cultura Carlo Verona abbia voluto essere  presente al nostro lancio alla stampa. Hanno capito che è una grande opportunità anche per Cesena, siamo stati invitati dalle ambasciate italiane all'estero, abbiamo fatto girare il nome della città e le immagini in tutto il mondo e nel miglior modo possibile.

E' soddisfatto di quello che sta avvenendo?

Moltissimo. Vedo realizzarsi le mie due passioni: girare il mondo e il cinema. Da giovane giravo il mondo come guida turistica, poi mi sono occupato di cinema aprendo le sale cinematografiche. Ora con i film prodotti unisco le due cose: mi occupo di cinema e giro il mondo. Il massimo...