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Cronaca

Enoteche, un angolo dei sapori e una ditta: quattro offerte in lizza per l'ex Iat

Sono state aperte lunedì mattina, in seduta pubblica, le buste contenenti la documentazione amministrativa, e la commissione ne ha verificato la completezza e la rispondenza ai requisiti richiesti

Sono quattro le offerte in lizza per l’affidamento dei locali "Ex Iat", sotto il loggiato del Comune. A presentarle Lorenzo Spada, titolare della "Drogheria Maison Lulù" di Cesena; Filippo Burioli, titolare dell'Enoteca Burioli" di Longiano; Alessio Gasperini, titolare della ditta "Gasperini Alessio & F.lli snc" di Montiano; e Simone Rosetti, titolare della "Cà de bè srl" di Bertinoro. Sono state aperte lunedì mattina, in seduta pubblica, le buste contenenti la documentazione amministrativa, e la commissione ne ha verificato la completezza e la rispondenza ai requisiti richiesti.

Al termine di questo esame, tutte e quattro le offerte pervenute sono state giudicate ammissibili. "Ora - anticipano il sindaco Paolo Lucchi gli assessori al Turismo Christian Castorri e allo Sviluppo Tommaso Dionigi - si apre l’istruttoria per la redazione della graduatoria sulla base del progetto tecnico. Completata questa fase, che dovrebbe esaurirsi in un paio di settimane, la commissione tornerà a riunirsi in seduta pubblica per l’apertura delle buste con l’offerta economica".

"Entro la prima metà di dicembre, quindi, dovremmo poter procedere con l’affidamento dei locali al vincitore, coronando così l’idea di rivitalizzare in modo nuovo questi spazi, a cui sarà affidato il compito di essere vetrina privilegiata per la promozione delle eccellenze enogastronomiche del territorio - prosegue -. Senza trascurare il fatto che questa nuova presenza contribuirà ad arricchire ulteriormente piazza del Popolo, dopo le recenti aperture che hanno già contribuito a vivacizzarla, connotandola come spazio identitario e formidabile biglietto da visita della nostra città”.

Il bando, pubblicato a ottobre, si riferisce alla concessione degli spazi per i prossimi sei anni. La partecipazione era aperta a società e imprese individuali, purché in possesso dei requisiti professionali e morali richiesti (oltre a quelli indicati dalla legge regionale 14/2003) e le offerte dovevano articolarsi in una parte economica e  una tecnica. Quest’ultima, in particolare, doveva comprendere una proposta gestionale (tipologia del servizio offerto, proposta di eventi dedicati, modello di gestione e altro), un progetto di valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze, e il curriculum professionale dell’offerente, per attestare l’esperienza maturata nella gestione diretta di pubblici esercizi. Per la proposta economica, la base d’asta indicata per il canone annuo di concessione è di 6mila euro. Una volta che il locale sarà stato assegnato, il concessionario dovrà procedere alla sua apertura al pubblico entro 6 mesi dalla sottoscrizione del contratto. Fra gli obblighi previsti anche il divieto di installare slot machine o altri apparecchi per il gioco elettronico.

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