Difesa sociale: "Lo sfratto è servito e il Comune svende gli alloggi popolari"
"L'assessore Benedetti, nel caso dello sfratto di mercoledì, aveva parlato alla famiglia di un “percorso condiviso per trovare una soluzione”. Vorremmo sapere che fine ha fatto il “percorso condiviso”, a 4 giorni dallo sfratto"
"Mercoledì 15 maggio un'altra famiglia, con due bambini molto piccoli, sarà buttata in mezzo a una strada. Il giorno dopo, 16 maggio, la società Valore Città, diretta e coordinata dal Comune di Cesena metterà all'asta 3 alloggi popolari, da tempo tenuti vuoti". Questo il messaggio del Comitato Difesa Sociale. "Il paradosso è evidente: mentre si allunga la lista dei richiedenti alloggi popolari, mentre aumenta il numero di chi perde il lavoro e non è più in grado di pagare affitti o mutui, l'amministrazione svende alloggi con la scusa di “fare cassa”.
"I consigli degli assistenti sociali (peraltro costretti dalle amministrazioni a fronteggiare problematiche che non gli competono) continuano ad essere, soprattutto nel caso di persone migranti, “torna al tuo paese” oppure di mandare moglie e figli in una struttura, mentre il padre può tranquillamente arrangiarsi. Interessante sapere che il costo sostenuto dall'amministrazione per sistemare una madre e un figlio in una struttura è circa 200 euro al giorno; e viene da chiedersi allora chi ci guadagna...la famiglia no di sicuro!"
"L'assessore Benedetti, nel caso dello sfratto di mercoledì, aveva parlato alla famiglia sfrattata, noi presenti, di un “percorso condiviso per trovare una soluzione”. Vorremmo sapere che fine ha fatto il “percorso condiviso”, a 4 giorni dallo sfratto".
