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Coronavirus in Romagna, contagi stabili e ricoveri in costante aumento: "Ma ancora sotto la soglia di allerta"

Sostanziale stabilizzazione dei contagi in Romagna e aumento graduale, ma costante dei ricoveri. Sono i dati principali che emergono dal bollettino Covid settimanale dell'Ausl della Romagna

Sostanziale stabilizzazione dei contagi in Romagna e aumento graduale, ma costante dei ricoveri. Sono i dati principali che emergono dal bollettino Covid settimanale dell'Ausl della Romagna. Dati relativi alla settimana che va dal 9 al 15 agosto. Si sono registrate 1.231 positività (4.9%) su un totale di 25.036 tamponi. C'è una riduzione dei nuovi casi in termini assoluti (-81). Rispetto alle previsioni del Piano aziendale si registra un tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da Covid, che pone il territorio romagnolo nel livello verde. In totale sono ricoverati 54 pazienti, 4 in terapia intensiva, in aumento rispetto alla settimana precedente (+12). In Terapia intensiva ci sono 4 persone.

In base ai dati forniti il comprensorio cesenate registra 1 focolaio in una struttura residenziale per anziani. Nella settimana 9-15 agosto i contagi cesenati sono stati 159 (da 208), nel comprensorio di Forli sono stati 114 (da 135), nel Ravennate sono stati 300 (da 319). In lieve aumento i nuovi casi solo nel Riminese che viaggia su numeri più alti 658 (da 650). In Romagna l'ultima settimana ha portato due decessi (Rimini e Forlì). In questo momento tra i comuni del Cesenate l'unico 'Covid-free' cioè senza positivi attivi è Sogliano.

“I dati della settimana presa a riferimento – commenta Mattia Altini, Direttore Sanitario Ausl Romagna – mostrano un andamento piuttosto stabile dei nuovi contagi, tuttavia sul fronte ospedaliero si evidenzia un aumento graduale ma costante dei ricoveri, soprattutto nei reparti ordinari:  i numeri assoluti restano al momento contenuti, la percentuale di occupazione dei posti letto a livello aziendale si mantiene ancora sotto la soglia di allerta. Ma di fronte a un trend  in crescita, con la variante Delta che predomina, dobbiamo essere pronti alla necessità di accogliere più pazienti che necessitano di cure ospedaliere. Ci stiamo già attrezzando, al fine di garantire una risposta adeguata alle esigenze del momento, anche attraverso una rimodulazione del piano organizzativo dinamico per la gestione dei posti letto ospedalieri. Rispetto al passato lo scenario è cambiato, grazie principalmente ai vaccini e alla loro efficacia nell’evitare soprattutto forme più gravi della malattia. Dobbiamo sfruttare questo momento e vaccinarci velocemente, anche  in vista dei prossimi mesi, quando la situazione potrebbe evolvere ulteriormente. Il vaccino, non smetterò mai di dirlo, rappresenta lo strumento più efficace di protezione: più persone sono vaccinate, meno il virus circola e muta”.

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