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Cronaca Verghereto

La piccolissima comunità di Corneto di Verghereto celebra la festa del patrono

Corneto è situato sull’erto monte sopra il fiume Para, nell’ultimo lembo del Comune di Verghereto confinante con quello di Sarsina

La piccola comunità di Corneto di Verghereto si prepara a celebrare la festa del patrono San Martino di Tours. Corneto è situato sull’erto monte sopra il fiume Para, nell’ultimo lembo del Comune di Verghereto confinante con quello di Sarsina. Mercoledì alle11 sarà celebrata la messa solenne cantata, con la presenza di vari sacerdoti che si trovano ancora, durante la settimana, per celebrare insieme gli uffici per i defunti. Alle 15 le funzioni, come qui ancora vengono chiamate, col canto delle litanie.

Corneto, come le altre parrocchie della zona, ha origini remote. I primi documenti non sono anteriori al XII secolo. Menzione sicura si trova  nella Divina Commedia, precisamente al verso 136 del canto XII dell’Inferno, dove si parla di Rinier da Corneto, cioè di Riniero Della Faggiuola, padre del noto condottiero Uguccione che fu tra i protagonisti della vita politica e militare del Medioevo, ricordato in relazione allo scontro tra papato e impero. Uguccione nacque a Corneto nel 1250 e morì a Vicenza nel 1319. Rimane un documento dell’abate Giunta del Monastero di Trivio in Montecoronaro, datato 31 dicembre 1298, in cui egli diede in gestione a Uguccione per sei mesi i territori e gli edifici appartenenti al beneficio del Monastero. Del Castello rimangono ancora tracce poco sotto il cimitero, dopo che le pietre sono state utilizzate per tante costruzioni, compresa la chiesetta della Madonna edificata 353 anni fa, nel 1660. E’ ricordo recente il furto di un mobile da sacrestia del ‘600, avvenuto qualche anno fa, mentre due pale di grandi dimensioni, sempre seicentesche, una della parrocchiale e una dell’oratorio, dal 1992 sono conservate, restaurate, nella chiesa di Quarto. Corneto è stata una parrocchia che ha registrato, in ogni epoca, un numero esiguo di abitanti, la più piccola parrocchia della vecchia Diocesi sarsinate. Infatti nel 1353 erano 71, 83 nel 1550, 65 nel 1956 fino agli attuali 22 dopo un’ultima nascita l’estate dello scorso anno. Ben 9 di questi 22 abitanti sono sotto i 25 anni, con relative famiglie giovani.

Al parroco Vittorio Quercioli è stata affidata la cura della piccola comunità subito dopo l’ordinazione sacerdotale nel 1957, dove ha risieduto fino al 1983 e ha continuato poi il suo prezioso servizio per la piccola parte del gregge rimasta fedele alla propria terra.
 

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