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Cronaca

Sfida continua per i medici, a Cesena la due giorni sulla gastroenterologia con gli esperti e le associazioni

Molto importante anche la partecipazione delle associazioni attive sul territorio: Acistom, Afos, Aic e Amici. Interessante il focus sulla celiachia: dalla diagnosi alla presa in carico del paziente

Il 25 e il 26 novembre c'è stata a Cesena una due giorni molto importante per la gastroenterologia. Nella prima giornata la sala convegni dell'ospedale Bufalini ha ospitato l'incontro 'Le malattie croniche del tratto gastro-intestinale', mentre nella seconda giornata si è parlato della 'Rete ospedale - Territorio in gastroenterologia'. Si è sottolineato come le malattie croniche del tratto digestivo rappresentano una sfida continua per i medici, sia per la necessità e presa in carico che il singolo paziente avverte, sia per il progressivo incremento della loro incidenza e dell'impatto che generano a livello sociale. 

Molto importante la partecipazione delle associazioni attive sul territorio: Acistom, Afos, Aic e Amici. Interessante il focus sulla celiachia: dalla diagnosi alla presa in carico del paziente. Presente anche Massimo Boschi, fondatore 40 anni fa dell'associazione italiana Celiachia Emilia Romagna. Apprezzati gli interventi del dottor Carlo Fabbri, Direttore Uo di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell'ospedale Morgagni di Forlì e dell'ospedale Bufalini di Cesena e della dottoressa Monica Sbrancia, Uoc Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva del Morgagni e del Bufalini. 

Il convegno è stato anche l'occasione per un ringraziamento alle dottoresse della Uoc che si occupano di queste patologie e che tanto si impegnano tutti i giorni.

La dottoressa Elisa Liverani ha invece illustrato il suo approccio nutrizionale al paziente con Ibs "tips and tricks". Nel secondo convegno 'Rete ospedale - Territorio in gastroenterologia' è stato sottolineato come i modelli di rete domicilio-ospedale nella organizzazione sanitaria rispondono ai crescenti bisogni della popolazione. L'aumento della popolazione anziana e delle patologie croniche richiedono un processo di cura diverso, dove la rete clinica ed assistenziale può essere efficace veicolo per il miglioramento della qualità nei risultati clinico-assistenziali, e nell'erogazione dei servizi.

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