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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Contro il diabete occhi aperti: le iniziative nel cesenate

Contro il diabete occhi aperti. E’ lo slogan scelto per la dodicesima edizione della Giornata Mondiale del Diabete che si celebra in più di 160 Paesi il 14 novembre

Contro il diabete occhi aperti. E’ lo slogan scelto per la dodicesima edizione della Giornata Mondiale del Diabete che si celebra in più di 160 Paesi il 14 novembre.  Nel cesenate il consueto appuntamento è fissato per sabato 10 novembre dalle ore 8.30 alle 12.30, in piazza Giovanni Paolo II a Cesena e mercoledì 14 novembre dalle ore 9 alle ore 13 in piazza Mazzini a S. Piero in Bagno.

Medici e infermieri del Servizio di Endocrinologia e Diabetologia dell'Azienda USL di Cesena e volontari dell'Associazione Diabetici Cesenate e della Croce Rossa saranno a disposizione di tutti i cittadini per offrire materiale informativo, consulenza medica qualificata e, soprattutto, per effettuare gratuitamente l’esame della glicemia. Da una piccola goccia di sangue, ottenuta con una semplice puntura sul polpastrello di un dito, si puo' rapidamente conoscere  il livello del glucosio nel sangue (glicemia). Sarà inoltre possibile compilare un questionario diagnostico per scoprire la percentuale di rischio diabete da qui a 10 anni.

Il Piano Sanitario Nazionale 2011-2013 identifica il diabete come una delle patologie croniche che necessitano di maggiore attenzione, poiché oltre a ridurre le aspettative di vita, è causa di gravi complicanze su base vascolare. Secondo gli ultimi dati disponibili, sono 311milioni le persone nel mondo colpite da diabete mellito e di queste 155 milioni sono affette da complicanze. Questo numero è destinato a crescere enormemente nei prossimi anni, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, in conseguenza non solo dell’aumento della popolazione e della durata media di vita, ma anche di stili di vita non corretti. Le stime parlano di 438 milioni di diabetici nel 2030, portando il diabete dall'undicesima alla settima causa di morte nel mondo e al quarto posto nei Paesi industrializzati, dopo malattie cardiovascolari, cerebrovascolari e tumori delle vie respiratorie.

“Il diabete mellito – spiega la dottoressa Costanza Santini, responsabile del Servizio di Endocrinologia e Diabetologia dell’ospedale Bufalini di Cesena - è una condizione nella quale il nostro corpo non è capace di utilizzare lo zucchero presente nel sangue (glicemia) i cui livelli aumentano. E' una malattia cronica che quando compare necessita di cure per l'intero corso della vita”. Esistono due forme principali di diabete: il diabete mellito tipo 1, che in genere colpisce bambini e adolescenti (ma anche adulti), nel quale le cellule del pancreas che producono insulina sono distrutte da un processo autoimmune, e  il diabete mellito tipo 2 che di solito colpisce gli adulti per lo più in sovrappeso, ma l'età media si sta sempre più abbassando, fino ad interessare anche i bambini e gli adolescenti. In questa forma di diabete, l'organismo non reagisce in modo adeguato all'insulina prodotta dal pancreas. 

“La glicemia – continua la dottoressa Santini - provoca sintomi solo quando è molto alta, per cui è possibile essere affetti dal diabete mellito per anni senza accorgersene. Ma, nel tempo, la glicemia elevata provoca danni molteplici ed il diabete è una delle principali cause di malattie cardiovascolari, renali, di cecità ed amputazione degli arti inferiori. I costi per il budget della sanità italiana ammontano attualmente al 9 per cento delle risorse, i dati della nostra regione evidenziano che ospedalizzazione e spesa farmaceutica rappresentano l'80% della spesa totale. Sono le complicanze che comportano un aumento dei ricoveri e delle cure ambulatoriali: il 10% dei diabetici soffre di cardiopatia ischemica, oltre il 30% di neuropatia e retinopatia, il 5-10% arriva alla dialisi”.

“La maggior parte dei casi di diabete tipo 2 (che interessa il 90% della popolazione diabetica) – continua la dottoressa Santini – può essere prevenuto da un cambiamento degli stili di vita, includendo una dieta sana e almeno trenta minuti di moderato esercizio fisico quotidiano. Anche gli effetti deleteri del diabete mellito si possono prevenire o fermare: il diabete non richiede una dieta complicata o piena di rinunce, ma è indispensabile seguire un’alimentazione corretta e mantenere una vita attiva, facendo quotidianamente attività fisica a casa, all'aperto o in palestra”.

Ed è proprio questo il motivo che ha spinto le associazioni di volontario del Cesenate ad accogliere l'invito del Servizio di Endocrinologia e Diabetologia dell'AUSL a partecipare ad un corso di fitwalking, tenuto direttamente dai fratelli Damilano, campioni olimpionici di marcia e finalizzato ad apprendere le tecniche di questa attività sportiva per poi diffonderle a loro volta ai pazienti diabetici, promuovendo delle camminate di gruppo, a cui attualmente partecipano una decina di diabetici. “L'iniziativa – spiega la dottoressa Marinella Marras, presidente dell’Associazione Diabetici cesenate - è stata molto apprezzata dai partecipanti per aver favorito la socializzazione , ma soprattutto perché ha consentito di praticare un po’ di attività fisica in assoluta sicurezza, migliorando la qualità di vita e favorendo in molti casi anche la riduzione della glicemia”.

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