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Cronaca

'Duellò' con Napoleone, a 200 anni dalla morte Cesena si prepara a celebrare "un Papa moderno e coraggioso"

Con largo anticipo si è costituito il comitato organizzativo che si occuperà delle celebrazioni per il bicentenario della morte di Papa Pio VII Chiaramonti che cadrà il 20 agosto del 2023

Con largo anticipo si è costituito il comitato organizzativo che si occuperà delle celebrazioni per il bicentenario della morte di Papa Pio VII Chiaramonti che cadrà il 20 agosto del 2023. "Dopo i festeggiamenti locali per il terzo centenario della morte di Pio VI, Papa Braschi, non potevamo non celebrare quello di Pio VII, un altro nostro concittadino cesenate diventato Pontefice - ha spiegato il vescovo Douglas Regattieri - Nell'occasione del terzo centenario della morte di Pio VII venne a farci visita anche Papa Francesco, e fu una grandissima festa per tutta la città. Anche questa volta proveremo a invitarlo ma, ovviamente, non sarà facile ottenere una risposta positiva perchè è raro che il Pontefice torni in una diocesi a distanza di 4 o 5 anni. Un nostro grandissimo desiderio sarebbe già avere il Cardinale Segretario di Stato per l'apertura delle celebrazioni prevista per il 20 agosto 2023. Da quella data in poi inizierà l'anno dedicato tutto a Pio VII con eventi, iniziative cittadine, mostre, convegni, e subito dopo Pasqua 2024 si svolgerà un pellegrinaggio a Roma alla tomba del Pontefice Pio VII, con udienza dal Papa e una messa in San Pietro insieme alle Diocesi di Savona, Imola e Tivoli, Diocesi che hanno avuto rapporti importanti con il Papa cesenate".

Per ora sono solo desiderata e progetti ma intanto la macchina organizzatrice si è messa in moto e visti i tempi necessari per ottenere audizioni o solo per chiedere in prestito materiale da esporre a Cesena, è giusto non arrivare col fiato sul collo. Il comitato organizzativo, per ora, comprende il Vescovo S.E. Mons. Douglas Regattieri, il Vicario Episcopale per la Pastorale Mons. Walter Amaducci, il priore di santa Maria del Monte, dom Mauro Maccarinelli, la dirigente della Biblioteca Malatestiana e Cultura Elisabetta Bovero, la famiglia Chiaramonti nelle vesti di Maria Cristian, Casana D'Ottaviano Chiaramonti, il vicesindaco Christian Castorri, l'archivista benedettino P.Ab. Giustino Farnedi, il direttore dell'ufficio beni culturali Marino Mengozzi, l'economo diocesano don Marco Muratori e lo storico benedettino P.Ab. Francesco Tròlese.

"Abbiamo già parlato con la Diocesi di Tivoli dove Pio VII venne eletto Vescovo - ha aggiunto Monsignor Walter Amaducci - la Diocesi di Savona, città in cui Pio VII rimase due anni sotto la prigionia di Napoleone, e che ha avviato la procedura per la sua beatificazione e la Diocesi di Imola dove venne eletto Cardinale. E sono tutte molto contente di poter collaborare con noi per celebrare un Papa così moderno e importante com'è stato Papa Chiaramonti".

Con lui, che è stato eletto subito dopo l'altro papa cesenate Pio VI, Cesena, simbolicamente, è stata al soglio pontificio per circa 50 anni. Un periodo lungo e un unicum, se non consideriamo Roma, in tutta la vita della Chiesa.  Un periodo, però, anche molto difficile per la Chiesa, di tribolazioni e tensioni con la Francia che, però, non fece perdere la lucidità a Pio VII che in una famosa omelia di Natale a Imola disse: "Sì, miei cari fratelli, siate buoni cristiani, e sarete ottimi democratici", una frase rimasta nella Storia per la sua apertura mentale e visione del futuro.

E fu proprio il 14 marzo del 1800 (ecco il perchè della conferenza stampa prevista per oggi, 14 marzo) che il Vescovo di Cesena, Carlo Bellisomi, comunicò l'elezione a Papa del Cardinale Chiaramonti al suo vicario canonico Pietro Casali. La notizia arrivò a Cesena con due giorni di ritardo e la città esplose l'entusiasmo. Ma chi era Papa Barnaba Chiaramonti? Penultimo di 11 figli, nasce a Cesena nel 1742, nella casa di via Milani 20. Il padre è il conte Scipione Maria Nicolò, la madre contessa Giovanna Coronata Ghini. Orfano di padre a 14 anni Barnaba chiede di essere ammesso a vestire l'abito del monastero benedettino di Santa Maria del Monte. Il 16 dicembre 1782 Pio VI Braschi lo nomina vescovo di Tivoli e nel 1785 lo trasferisce a Imola facendolo cardinale. Il 14 marzo 1800 viene eletto papa e in omaggio al predecessore, morto in esilio a Valence e sepolto senza onori nella cappella del locale cimitero francese, prenderà il nome di Pio VII. Questo monaco, vescovo e papa di grande statura, ebbe da duellare a testa alta con Napoleone, col quale ebbe vita ancor più dura rispetto a Pio VI. Ma alla fine le armi incruente del Pontefice avranno la meglio su quelle violente dell'imperatore. Agli emissari di Napoleone che gli ingiungevano di rinunciare ai suoi Stati disse "Non posso, non devo, non voglio". Cesena, come ha detto infine il vicesindaco Castorri, è orgogliosa di avere avuto un papa così coraggioso, ed è felice di celebrarne la ricorrenza della morte. "Siamo felici di far parte del comitato - ha concluso Castorri - ospiteremo volentieri anche il Segretario di Stato e vorrei aver terminato per quella data anche la ristrutturazione delle Scalette così da presentarla a lui e a tutti i cesenati". 

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