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Cronaca

La 'Fase 2' dei parchi, aperti ma controllati: "Occorre buonsenso". Si punta all'uso 'collettivo'

Il sindaco Lattuca in videoconferenza: "I parchi svolgeranno un ruolo fondamentale nelle prossime settimane, potranno essere utilizzati in maniera ordinata e anche innovativa"

Dal 4 maggio parchi liberi, controllati ma non 'militarizzati". La città si prepara alla "Fase 2" delle aree verdi. "Sono oltre 50 i parchi e le aree verdi di Cesena", ha ricordato il sindaco Enzo Lattuca, collegato con la stampa in videoconferenza.

Nella seconda fase dell'emergenza sanitaria "come minimo raddoppierà il numero delle persone che si sposteranno. L'obiettivo non è fare sanzioni, ma le regole vanno rispettate e non si accetteranno comportamenti arroganti".

Il sindaco ha sottolineato che "i parchi svolgeranno un ruolo fondamentale nelle prossime settimane, potranno essere utilizzati in maniera ordinata e anche innovativa.  Nei nostri parchi non ci sono cancelli e non faremo accessi contingentati, il messaggio è che ci fidiamo dei cesenati e confidiamo che frequenteranno le aree verdi più vicine alle loro case".

Il messaggio è quindi che a Cesena dal 4 maggio i parchi saranno aperti, fruibili e controllati, sarà fondamentale rispettare la distanza di un metro tra le persone, come impone il decreto. Per l'attività sportiva è invece fissata la distanza di 2 metri. "Occorre buonsenso, ad esempio evitando gli orari in cui un parco può essere molto affollato", sottolinea Lattuca.

"Le aree gioco, in base a quanto dispone il decreto, sono chiuse. I controlli sul rispetto della regola di non utilizzare queste aree ci saranno, ma spero personalmente che sarà superato questo divieto. Saranno invece regolarmente attive le aree per i cani".

Il progetto per l'uso 'collettivo' dei parchi"

L'assessore Christian Castorri, anche lui collegato in videoconferenza, ha sottolineato il progetto dell'amministrazione di "ripensare l'organizzazione dei polmoni verdi della città". Un progetto per un uso 'collettivo' dei parchi, che si prevede inizierà a prendere forma da giugno. Patti di collaborazione rivolti a tutti gli interlocutori (associazioni culturali, sportive e ricreative, palestre, scuole, gruppi genitori, esercizi commerciali) che intendono svolgere all’aperto le attività generalmente organizzate nei luoghi pubblici al chiuso. Un piano che dovrà essere approvato dalla Giunta comunale prima dell’avvio di una call rivolta a tutti gli interessati che entro giugno potranno così sottoscrivere accordi di collaborazione con il Comune.

"I parchi saranno i luoghi in cui i cittadini si riverseranno nella 'Fase 2'. Quando l'emergenza passerà ci saranno comunque abitudini nuove. L'occupazione delle aree verdi può diventare un'opportunità per associazioni sportive ma anche imprese. Sono necessarie tre azioni: maggiore manutenzione nei parchi che riteniamo prioritari, individuandone almeno 2 per quartiere. Aumenteremo la qualità degli spazi, che dovranno essere riorganizzati. Ci saranno nuovi arredi, funzionali ad ospitare svariate attività, garantendo le regole che sono sancite dal decreto. Inoltre vogliamo avviare una collaborazione tra amministrazione, cittadini, associazioni e imprese, per organizzare eventi ed attività, ma anche per la manutenzione. Ci potrebbero essere quindi "patti di collaborazione" ad esempio con palestre, ma anche scuole. Sarà lanciata una call per i cittadini, puntiamo a sottoscrivere i primi accordi di collaborazione, già dalla metà di giugno". Un progetto quello 'verde' che richiederà "un investimento significativo".

In videoconferenza ha parlato anche l'assessore all'ambiente Francesca Lucchi: "Il nostro progetto parte da una situazione d'emergenza per creare nuove opportunità. Può essere anche uno stimolo verso nuovi modelli educativi". Fondamentale in questa fase, per limitare l'utilizzo di auto e mezzi pubblici, può essere la mobilità elettrica: "Stiamo lavorando per potenziare il servizio di noleggio di bici elettriche e monopattini che possono essere molto importanti in questa situazione".

Il Comune 'apre' i parchi: tre le azioni programmate

1) Maggiore manutenzione delle aree verdi individuate. I parchi dovranno poter contare su un’attività di manutenzione straordinaria. Per questo motivo rappresenteranno una priorità assoluta nell’insieme delle manutenzioni messe in campo dall’Amministrazione comunale nei prossimi mesi: un maggior numero di sfalci nel corso dell’anno, disinfestazione contro le zanzare, soprattutto nei periodi estivi.

2) Riorganizzazione degli spazi attraverso nuovi arredi funzionali alle attività da ospitare e accessibili a tutti i cittadini e attraverso l’allestimento di impianti e infrastrutture tecnologiche necessari. Sarà fondamentale creare i presupposti, partendo dall’arredo degli spazi, affinché tutte le attività possano essere svolte in sicurezza, garantendo il distanziamento sociale e, allo stesso tempo, un’occupazione razionale dei parchi. Per questo motivo, l’Amministrazione è impegnata nel definire “allestimenti standard” realizzabili in ciascun parco, lasciando ai Quartieri la possibilità di organizzare, e laddove necessario tematizzare, gli spazi rispetto ad esigenze specifiche;

3) Collaborazione fra l’Amministrazione pubblica e i cittadini per la gestione e attività di piccola manutenzione. Riteniamo indispensabile individuare un nuovo modello di gestione dei parchi, che ci garantisca un alto presidio delle aree individuate, finalizzato a un’attenta salvaguardia degli arredi e delle strutture e anche una costante manutenzione degli spazi. Molteplici potrebbero essere gli interlocutori potenzialmente interessati a svolgere attività nei parchi (associazioni culturali, sportive e ricreative, palestre, scuole, gruppi genitori, esercizi commerciali), ai quali l’Amministrazione pubblica, in cambio dell’occupazione di suolo pubblico, potrebbe richiedere un impegno manutentivo dell’area occupata.

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