Playoff, il Cesena si gioca la finale: furia Lecco col Var. Toscano: "I rigori netti erano due, niente calcoli"

Basterebbe l'appello social della Curva Mare per capire l'attesa che si respira in città. "Giovedì sera siamo chiamati a rispondere presente all’ennesima battaglia. Chiediamo a tutti di portare bandiere, sciarpe, stendardi e qualunque materiale rappresenti i nostri colori. Coloriamo la Mare, tutti assieme". Questa l'esortazione della curva in vista di Cesena-Lecco, ritorno della semifinale playoff che vedrà una cornice di pubblico che nulla avrà a che fare con la serie C. Già staccati 13.258 tagliandi ma il dato è destinato ancora a salire, 390 i tifosi che arriveranno da Lecco. Calcio di inizio giovedì alle ore 20:30 allo stadio Manuzzi.

Il Cavalluccio conquistando questa finale (in programma il 13 e 18 giugno) avrebbe la possibilità di riavvolgere il filo, risorgendo dal doloroso fallimento del 2018 che cancellò la salvezza sul campo del Cesena di Castori. Ma sarebbe anche un segnale di rinascita per l'intera città colpita pesantemente dall'alluvione, e che ha tanta voglia di ripartire.

"Che partita mi aspetto? Una gara sulla falsa riga dell'andata. Non dobbiamo assolutamente fare calcoli". Mister Toscano sgombra subito il campo dalla tentazione di un Cesena attendista e guardingo, in fondo è il Lecco che deve fare l'impresa, solo vincendo porterebbe la gara ai tempi supplementari. Un blitz insperato i lombardi sono già riusciti a farlo ribaltando tutti i pronostici col Pordenone. Contro i friulani in casa hanno perso 0-1, rocambolesca vittoria 1-3 fuori casa.

"Il Lecco è una squadra che non molla mai - ammonisce Toscano - ha dimostrato questo nei playoff. A Lecco abbiamo vinto su un campo difficile, una vittoria legittima, ma che è già alle nostre spalle. La testa e il gruppo fanno la differenza in questo momento", ripete l'allenatore bianconero che conta di recuperare Brambilla. Col passare delle ore aumenta l'ottimismo e si apprende che il giovane centrocampista proverà anche giovedì mattina ad allenarsi. Resta in dubbio Corazza, anche lui "sarà valutato last minute", il bomber ha già saltato la partita in Lombardia per un guaio muscolare. Il Cavalluccio probabilmente paga dazio per le 4 partite in 12 giorni, a Lecco la vittoria poteva essere ben più rotonda rispetto all'1-2 finale. "Per me l'importante è creare occasioni, siamo in fiducia, dobbiamo giocare senza fare calcoli, proprio come abbiamo fatto a Lecco". Alla fine sia Brambilla che Corazza figurano nell'elenco dei convocati di Toscano.

"Ho le idee chiare sulla formazione e non farò nessuna valutazione rispetto ai diffidati, bisogna mettere in campo l'undici migliore". In diffida ben sei calciatori bianconeri: Tozzo, Silvestri, Ciofi, De Rose, Saber e Stiven Shpendi. Toscano dovrebbe confermare in attacco i gemelli albanesi, mentre Saber potrebbe giocare al posto di Brambilla, in caso di forfait.

"Nel mese di pausa - sottolinea Toscano - ci siamo allenati con grande intensità, come se la domenica dovessimo giocare. Vogliamo questa finale, la spinta dei tifosi la sentiamo, ma siamo noi che dobbiamo trascinare loro". Poi la replica a mister Foschi, infuriato per il rigore concesso al Cesena con l'ausilio del Var: "Non riesco a capire perché recriminano, forse perché hanno avuto un episodio sfavorevole col Pordenone. Non solo quel rigore è netto, ma era netto anche un altro rigore che non ci è stato dato. Avere a disposizione il Var è sempre e comunque un vantaggio". In casa Pordenone poteva esserci curiosità per il ritorno a Cesena di Ardizzone, ma il centrocampista siciliano salterà il match per squalifica, in dubbio anche l'altro ex Ilari.